Sostenibilità

Saglia: nessun passo indietroGreen economy dalla teoria alla pratica

Intervista al sottosegretario allo Sviluppo economico

di Redazione

Chi investe (e rischia) nonostante le altalene dell’euro
e quelle delle normative Ci sarà ancora il Conto energia, ci saranno ancora gli incentivi per le rinnovabili. Con un obiettivo vincolante: almeno il 17% dei consumi energetici totali prodotto dalle energie rinnovabili entro il 2020. Parola di Stefano Saglia, sottosegretario allo Sviluppo economico, che nei giorni scorsi ha presentato la bozza del Piano di Azione nazionale, realizzato in collaborazione con il ministero dell’Ambiente.
Vita: Si sta chiudendo la partita del nuovo Conto energia. Saranno confermati gli incentivi?
Stefano Saglia: Il Conto energia verrà presto presentato in Conferenza unificata. Nel frattempo il Piano di Azione nazionale per il fotovoltaico ribadisce il target di 8mila MW già indicato nelle varie bozze di decreto per il rinnovo del Conto energia.
Vita: Ha suscitato polemiche l’articolo 45 della Manovra sui conti pubblici che di fatto cancella gli incentivi legati ai certificati verdi. Sarà stralciata la norma?
Saglia: Ci sono gli emendamenti presentati sia dalla maggioranza che dall’opposizione che dovranno essere discussi. In particolare il ministero sta lavorando per fare in modo che l’eliminazione dell’obbligo del ritiro dei Certificati verdi in eccesso scatti non da subito ma dal recepimento della direttiva europea, dunque entro la fine dell’anno.
Vita: Ritiene che il settore delle rinnovabili abbia ancora bisogno, e anche per il futuro, di un meccanismo di incentivi per raggiungere gli obiettivi stabiliti dalla Ue?
Saglia: Prevediamo di intervenire sul quadro esistente dei meccanismi di incentivazione (quali, per esempio, i Certificati verdi, il Conto energia, i Certificati bianchi, l’agevolazione fiscale per gli edifici, l’obbligo della quota di biocarburanti?) per incrementare la quota di energia prodotta rendendo più efficienti gli strumenti di sostegno, in modo da evitare una crescita parallela della produzione e degli oneri di incentivazione, che ricadono sui consumatori finali, famiglie ed imprese.


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