Non profit

Il Tar del Lazio dà ragione ai volontari e torto a Visco

Accolta dal Tar del Lazio la richiesta di sospensiva dellatto dindirizzo per la redazione del bilancio da parte delle Fondazioni Bancarie.

di Paola Scarsi

Accolta dal Tar del Lazio la richiesta di sospensiva dellatto dindirizzo per la redazione del bilancio da parte delle Fondazioni Bancarie. Il 19 aprile 2001 il Ministero del Tesoro aveva emesso un atto dindirizzo recante delle indicazioni per la redazione da parte delle Fondazioni Bancarie del bilancio relativo allesercizio chiuso il 31 12 2000. Il punto 9/7 di tale atto dindirizzo prevedeva laccantonamento al fondo per il volontariato previsto dallart. 15, comma 1, Legge 11 agosto 1991 n. 266, è deteminato nella misura di 1/15 del risultato della differenza tra lavanzo dellesercizio meno laccantonamento alla riserva obbligatoria di cui al paragrafo precedente e limporto minimo da destinare ai settori rilevanti ai sensi dellart 8 comma 1 lettera b del dlgs n.153. Ciò a differenza di quanto indicato nella legge 266 (Legge quadro sul volontariato). In pratica latto dindirizzo avrebbe determinato il dimezzamento degli importi a favore dei centri di servizio per il volontariato, in contrasto evidente con la legge 266. Ciò avrebbe provocato un danno grave alle attività delle associazioni di volontariato proprio in questo periodo in cui il loro ruolo assume un valore sempre maggiore nella riorganizzaazione dello stato sociale. Per tali motivi, Anpas, Auser, Arci e il Coordinamento dei Centri di Servizio per il volontariato, coadiuvati dall’avvocato Salvatore Pettinato, avevano opposto ricorso al competente Tar del Lazio, con contestuale richiesta di sospensione. E con tempestività (lordinanza è stata emessa oggi) questa richiesta è stata accolta. La sospensiva è particolarmente importante per due motivi: 1) segnala la validità delle motivazioni presentate dalle associazioni nel ricorso. 2) essendo stata emessa proprio in questi giorni di chiusura dei bilanci consente che gli stessi siano redatti in modo corretto e perfettamente rispondente alle parole e allo spirito della Legge 266. Luigi Bulleri, Presidente dellAnpas Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, esprime “soddisfazione per tale sospensiva” e e conferma che “la propria, insieme alle altre associazioni, continuerà a lavorare per rafforzare la presenza e lattività dei centri di servizio per il volontariato sul territorio per qualificare sempre di più lazione volontaria del nostro Paese”. L’A.N.P.AS. rappresenta 830 associazioni di Pubblica Assistenza, quotidianamente impegnate nellemergenza sanitaria, nel pronto soccorso, nelle attività sociali e di protezione civile con lapporto di 100.000 volontari, 2.700 ambulanze ed il sostegno di circa 600.000 soci.


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