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Il Camerun “molla” Eto’o

Scoppia la polemica dopo sconfitta con il Giappone

di Joshua Massarenti

La parola dramma non è ancora stata pronunciata, ma poco ci manca. Dopo la sconfitta 1 a 0 contro il Giappone, i camerunensi sono delusi. Delusi da una squadra che ha mancato la sua prima uscita ai Mondiali, e soprattutto delusi dal loro capitano, Samuel Eto’o, autore di una prestazione opaca contro i giapponesi. Lo conferma da Yaoundé Jean-François Delibi, caposervizio della redazione “politica” del primo quotidiano indipendente camerunense, Mutations, ma come tutti camerunensi dotato di una passione sfrenata per il calcio.

Vita: Che aria tira nella capitale camerunense?
Jean-François Delibi: Pessima. Dopo aver visto la partita tra Olanda e Danimarca, due squadre molto forti e solide, la gente intuiva che il Giappone andava sconfitto. Oggi siamo nei guai. E i camerunensi sono molto delusi. Eppure come al solito il paese si è fermato per tifare i suoi Leoni (soprannome dei giocatori del Camerun, ndr). Il dopo partita è stato ben altra cosa. Rimpiango i festeggiamenti incredibili che accompagnavano i nostri trionfi durante i Mondiali in Italia nel 1990. A Yaoundé era impossibile circolare, un casino indescrivibile che andava avanti fino a notte fonde. Ieri oltre la sconfitta ci si è messo pure la pioggia. Non le dico il clima. Negativo a tutti i livelli.

Vita: Le polemiche non mancheranno…
Delibi: Guardi, abbiamo ottimi giocatori, ma non sono pronti per una manifestazione di questa importanza.

Vita: Eto’o non è mica tanto giovane…
Delibi: Agli occhi del nostro popolo, Eto’o rimane un mistero. Prima dei Mondiali, l’ex stella del Camerun Roger Milla se l’è presa con lui accusandolo di fare grandi prestazioni per il Barcellona e l’Inter, senza combinare nulla con la nazionale. E’ un po’ il sentimento che sta prevalendo tra i camerunensi. Le sue prestazioni lasciano perplesso. Secondo me Eto’o ha troppe pressioni sulle spalle, tutti i camerunensi si aspettano che faccia dimenticare Roger Milla. Ma non è facile. Del resto non è tutta colpa sua se le cose non sono girate per il verso giusto.

Vita: Chi altro si deve assumere questa sconfitta?
Delibi: C’è un problema evidente di impostazione tattica della squadra. Ieri il Camerun si è presentato sul terreno con tre centrocampisti, il Giappone ne proponeva cinque! La partita si è giocata a centrocampo, e lì i giapponesi ci hanno surclassato.

Vita: Con l’Olanda e la Danimarca non ci sono alternative: bisogna vincere. Con quali speranze?
Delibi: Sarò onesto, le nostre probabilità di passare il primo turno sono piuttosto magre. E già vedo le polemiche che scoppieranno dopo il rientro dei Leoni in Camerun. Purtroppo i camerunensi hanno un problema, non riescono a dimenticare l’impresa della nostra squadra ai Mondiali italiani. Mica possiamo arrivare sempre ai quarti di finale! E’ ora di farla finita con la generazione di Milla. Abbiamo grandi talenti, dobbiamo farli crescere in un clima di serenità. Ma qui intorno al pallone c’è una passione difficilmente controllabile. Tanto più che alla vigilia della loro partenza in Sudafrica, i giocatori hanno ricevuto 45 milioni di Franchi CFA (circa 65mila euro, ndr) come premio di partecipazione. Qui la crisi si fa sentire e i camerunensi sono diventati intransigenti.


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