Famiglia

La Danimarca dice stop alla provetta gratuita

I tagli imposti dalla crisi portano a cancellare i rimborsi delle spese di PMA: previsto un risparmio annuo vicino ai 27 milioni di euro

di Sara De Carli

La crisi taglia anche la procreazione medicalmente assistita. Neli tagli sociali che l’Europa intera sta mettendo in campo, persino la Danimarca ha deciso che i trattamenti di riproduzione medicalmente assistita (ART) non saranno più gratuiti e a carico del sistema sanitario pubblico. Lo riferisce l’Eshre-Euroepan Society of Human Reproduction. Fino ad oggi infatti la Daniamerca aveva rimborsato le spese legate alla PMA per tre tentativi per coppie sposate e non sposate, come pure per single e omosessuali.

Governo e partiti hanno prso la decisione in armonia, alla luce della necessità di stabilire delle priorità nella spesa pubblica. «È una notizia triste, tenendo conto che la Danimarca è sempre state all’avanguardia in materia in Europa», ha detto il Dr. Søren Ziebe dell’University Hospital di Copenhagen

Il governo danese ha stanziato crica 6,7 milioni di euro per casi particolari; il risparmio previsto è di 26,9 milioni di euro all’anno per gli anni 2011, 2012 e 2013.

Nel 2007, il 4.9% di tutti i bambini nati in Danimarca sono stati concepiti tramite PMA secondo i dati dell’ESHRE European IVF Monitoring Group (EIM) e  con 2.558 cicli per milione di abitanti all’anno, il Paese ha il più alto tasso di ricorso alla PMA in Europa. Secondo uno studio di Eshre, i costi della PMA rappresentanto lo 0.25% della spesa sanitaria nazionale, contro il 4% rappresentato da spese legate alla obesità in Europa e al 10% negli Usa.


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