Volontariato

Milano, donatori sangue calano del 3%

I volontari: «è un problema demografico»

di Redazione

A Milano già nei primi 5 mesi del 2010 si è registrato un calo delle donazioni  di sangue superiore al 3%, a fronte del crescente fabbisogno di sangue della città. Le ragioni sono molteplici: innanzitutto un problema demografico. Il numero di milanesi in età da donazione (tra i 18 e i 60 anni) è sceso di oltre il 20% negli ultimi 20 anni, rappresenta oggi solo il 56% dei cittadini. In futuro la situazione è destinata a peggiorare: le statistiche affermano che meno del 10% dei cittadini potenzialmente idonei diventano donatori effettivi e che il 15% di chi accede per la prima volta alla donazione non diventa mai donatore periodico.

Sono dati diffusi dall’Avis, che ha presentato oggi a Palazzo Marino il progetto “Avis Milano dona salute”, una partnership con il Comune e l’Assessorato alla Salute del capoluogo lombardo. In occasione della settima giornata mondiale della donazione di sangue, AVIS e il Comune di Milano, hanno dato il via a una serie di iniziative congiunte che si concluderanno nella primavera del 2011 e che hanno l’obiettivo di sensibilizzare tutti i milanesi alla donazione di sangue come espressione di solidarietà, ma anche di prevenzione. L’obiettivo del progetto è aumentare le donazioni di sangue e incrementare i servizi per la prevenzione primaria disponibili presso gli ambulatori della sede di Largo Volontari del Sangue a Milano.

«Avis Milano è consapevole di essere anche un osservatorio epidemiologico privilegiato sulla salute dei cittadini», ha dichiarato Luca Maria Munari, presidente di Avis Milano. Ad oggi, infatti, l’associazione ha raccolto i dati relativi all’anamnesi personale e agli stili di vita di 3.800 donatori e ha registrato ben 10.500 anamnesi familiari. E i risultati dell’indagine sono significativi: solo nel 2009 sono stati sospesi dalla donazione di sangue ben 2.600 donatori, che hanno poi avuto accesso privilegiato a un programma diagnostico specifico.


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