Welfare

Nasce l’agenzia europea per l’asilo

Avrà sede a Malta e dovrà assistere gli stati membri nell'esame delle domande di asilo

di Sara De Carli

Il Parlamento europeo ha approvato la creazione dell’Ufficio europeo di sostegno per l’asilo. Lo ha fatto il 18 maggio adottando la relazione di Jean Lambert (Verdi/ALE, UK), ma il Regolamento UE n.439/2010 che lo istituisce è stato pubblicato nella Gazzetta Europea del 29 maggio 2010. L’EASO, acronimo che sta per European Asylum Support Office, avrà sede alla Valletta (Malta), e avrà il compito di assistere i governi nazionali che ricevono le richieste di asilo (sacrica in allegato il Regolamento UE 439/2010).

Si occuperà anche di rinforzare la cooperazione fra le autorità nazionali e di inviare supporto amministrativo agli Stati membri particolarmente sotto pressione. Il Parlamento e il Consiglio si sono accordati in seconda lettura per affidare all’Ufficio anche la coordinazione degli scambi d’informazione sulle procedure di reinstallazione effettuate dagli Stati membri.

Anche il Fondo europeo per i rifugiati è stato modificato, con l’accordo del Consiglio, per garantire all’ufficio un finanziamento adeguato: i deputati hanno approvato la relazione di Claude Moraes (S&D, UK), che si occupa della questione. I fondi saranno dirottati al neonato EASO.

L’Ufficio europeo di sostegno all’asilo è previsto dal patto europeo sull’immigrazione e l’asilo, adottato nel settembre 2008 dal Consiglio europeo e avrebbe dovuto essere istituito nel 2009. Il mandato dell’Ufficio di sostegno dovrebbe articolarsi intorno a tre compiti: il contributo all’attuazione del sistema europeo comune in materia di asilo, il sostegno alla cooperazione pratica tra gli Stati membri in materia di asilo e il sostegno agli Stati membri che sono sottoposti a una pressione particolare. L’Ufficio dovra’aiutare gli Stati membri dell’UE di fronte a situazioni straordinarie come richieste d’asilo numerose, fornendo sia esperti in materia che interpreti specializzati. Un’altra sua funzione sara’ quella di raccogliere i dati da ogni paese e da ONG al fine di diffondere informazioni sulle buone pratiche.

L’Ufficio di sostegno – spiega Asgi sul suo sito – «dovrebbe essere un centro europeo specializzato in materia di asilo con il compito di facilitare, coordinare e rafforzare la cooperazione pratica fra gli Stati membri nei molteplici aspetti di tale settore, in modo che gli Stati membri siano maggiormente in grado di offrire protezione internazionale a coloro che ne hanno diritto, riservando al tempo stesso un trattamento equo ed efficace a quanti non soddisfano le condizioni per beneficiare della protezione internazionale».

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