Politica

Nella finanziaria troppi ostacoli alla ricerca

L'associazione degli istituto del polo scientifico di Frascati chiede ai ministeri competenti di sostenere l’innovazione scientifica che può aiutare il nostro Paese a uscire dalla crisi

di Redazione

Archiviato il taglio e l’accorpamento di alcuni enti scientifici, la manovra licenziata dal Governo continua a preoccupare il mondo della ricerca. La Finanziaria 2011, passata ora alla fase di approfondimento nei ministeri competenti, prevede una riduzione consistente negli stanziamenti dei fondi per la ricerca e l’innovazione, limiti alle assunzioni, dimezzamento della possibilità di partecipare a missioni e turni nei laboratori internazionali, così come il taglio dei finanziamenti per la formazione del personale.

Un insieme di interventi che non aiutano il sistema scientifico e depotenziano anche le possibilità produttive ed economiche necessarie a superare la crisi. Frascati Scienza, l’associazione che raccoglie i maggiori istituti che operano nel polo scientifico di Frascati – uno dei più grandi a livello europeo – chiede al Governo di impegnarsi per sostenere la ricerca, uno dei motori più potenti di uscita dalla crisi: la Germania, che proprio oggi ha annunciato una manovra economica da 80 miliardi in tre anni, ha escluso dai tagli due soli settori, istruzione e ricerca.

Il neo-presidente dell’associazione, il fisico Giuseppe Mazzitelli (Responsabile della macchina Tokamak FTU per le ricerche sulla fusione) afferma: «Pur riconoscendo la necessità, da parte del Governo, di rispettare le indicazioni europee sui bilanci delle singole nazioni, non ci può esimere dal manifestare tutta la preoccupazione per la ulteriore riduzione dei fondi destinati alla ricerca scientifica. La ricerca non è un optional ma è la base per lo sviluppo culturale ed economico del Paese Italia.Inoltre, è fondamentale assicurare a tutti i giovani che hanno voglia ed entusiasmo (e non sono pochi!) di potersi cimentare nel nostro Paese in laboratori all’avanguardia, tecnologicamente avanzati, senza dover andare all’estero».

L’Associazione Frascati Scienza – da anni impegnata nella divulgazione scientifica in particolare con l’annuale appuntamento della Notte Europea dei Ricercatori, organizzata questo prossimo settembre in collaborazione con i principali enti di ricerca nazionale e con altre prestigiose istituzioni europee – rivolge quindi un appello al Governo e ai ministeri che devono decidere nello specifico della destinazione delle risorse. «In un momento di crisi tutti devono fare la loro parte – chiarisce Mazzitelli – ma per uscire dalla recessione economica e sociale occorre valorizzare e sostenere al meglio le attività di ricerca».


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