Welfare

Nuovo contratto per i metalmeccanici

Siglato da Fim e Uilm e Unionmeccanica - Confapi, riguarda i lavoratori dipendenti dalle piccole e medie aziende

di Redazione

È stato firmato questa notte da Fim e Uilm e Unionmeccanica – Confapi il nuovo contratto nazionale di lavoro per i lavoratori dipendenti dalle piccole e medie aziende metalmeccaniche. Il precedente era scaduto il 31-1-2010. L’aumento salariale medio al V livello a regime sarà di 122 euro, con la seguente distribuzione: dal 1 giugno 2010 29 euro, dal 1 marzo 2011 40 euro, dal 1 marzo 2012 42 euro, dal 1 febbraio 2013 11 euro. È quanto si legge in una nota della Fim Cisl.

«Il nuovo contratto decorre dal 1 giugno 2010 e scadrà il 31 maggio 2013. Per i mesi che vanno dal 1° febbraio 2010 al 31 maggio 2010 sono stati definiti gli arretrati pari al valore della prima tranche (29 euro al quinto livello) moltiplicata per i 4 mesi. Gli arretrati saranno erogati in due soluzioni: per il quinto livello, 58 euro a giugno e 58 euro a settembre 2010», continua la nota sindacale. «È prevista inoltre la definizione delle linee guida per la contrattazione di secondo livello, e, a titolo sperimentale, la possibilità di effettuare la contrattazione territoriale, essa sarà alternativa e non sovrapponibile a quella aziendale: la singola azienda potrà decidere se effettuare la contrattazione aziendale o aderire agli accordi territoriali. Le aziende che non aderiscono né all’una nè all’altra dovranno applicare l’elemento perequativo (l’istituto riservato a chi non beneficia della contrattazione aziendale o territoriale) che viene aumentato di 195 euro dal 1 gennaio 2011 assumendo il valore complessivo di 455 euro», continua la Fim Cisl. Sono state introdotte nuove regole e nuovi diritti per i contratti a tempo determinato, la cui durata, anche non consecutiva, viene computata per la maturazione di alcuni istituti contrattuali legati all’anzianità aziendale, e per i contratti a part-time, con la regolamentazione delle clausole elastiche e flessibili e delle relative tutele e indennità. Dal 1 gennaio 2013 è previsto l’aumento della quota a carico delle aziende per Fondapi; dall’1,2% si passa al 1,6% a condizione che il lavoratore versi un contributo di analogo valore. È previsto inoltre un contributo di 2 euro mensili a carico delle aziende per ogni lavoratore in forza, per il finanziamento, a partire dal mese di gennaio 2011, di un nuovo istituto di welfare integrativo a gestione bilaterale a favore dei lavoratori. Una commissione individuerà e regolamenterà tale istituto e ne definirà il funzionamento. Sono state aggiornate le norme relative alla tutela della salute, della sicurezza e dell’ambiente.Si è convenuto sull’utilizzo dei fondi interprofessionali per l’insegnamento della lingua italiana ai lavoratori stranieri e per la traduzione nelle lingue più conosciute di materiali informativi relativi alle norme di legge e di contratto. Per i lavoratori studenti è previsto un incremento di 40 ore annue di permesso retribuito per chi frequenta l’ultimo triennio di scuola media superiore qualora il corso di studio sia attinente all’attività lavorativa svolta.

 

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