Non profit

La nuova Agenzia mette i sindaci nel mirino

Parla il neo direttore Mario Morcone

di Luca Zanfei

«Ci sono amministratori poco inclini a fare il proprio mestiere o spesso coinvolti in dinamiche non chiare», denuncia il prefetto.
Che poi cita due modelli
da imitare: i consorzi Agrorinasce e Sviluppo e legalità Da tre settimane è in giro per l’Italia. Ha visitato le cooperative di Libera Terra, stretto rapporti con prefetture e istituti bancari e nel frattempo è riuscito ha firmare 49 decreti di destinazione. Da quando ha sostituito il dimissionario Alberto Di Pace alla guida dell’Agenzia dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, Mario Morcone ha decisamente premuto il piede sull’acceleratore.
Vita: Durante il suo tour ha visitato anche le cooperative Libera Terra. Che Italia ha visto?
Mario Morcone: Ho visto due Italie diverse. La prima e più virtuosa è quella rappresentata da giovani entusiasti e da esperienze di impresa pulita e legata al territorio. Una realtà che però ha bisogno di diffondersi anche attraverso specifiche strategie di mercato e commercializzazione. In tal senso, sto pensando di avviare un dialogo con Confindustria, centrali cooperative, Abi e le principali associazioni di settore.
Vita: L’altra Italia?
Morcone: Penso alle istituzioni lente e spesso ostruzioniste, agli incagli burocratici ingiustificabili e ai sindaci poco inclini a fare il proprio mestiere o spesso coinvolti in dinamiche poco chiare.
Vita: A cosa si riferisce?
Morcone: In primis agli inutili rituali come riunioni, accordi, permessi che rallentano considerevolmente e spesso ad arte le assegnazioni. A questo si aggiunge il fenomeno delle destinazioni poco trasparenti fatte in alcuni Comuni. Problematiche che lentamente si stanno risolvendo grazie alle esperienze dei consorzi come Agrorinasce e Sviluppo e legalità, ma che evidenziano la totale irresponsabilità di alcuni sindaci. D’ora in poi intensificherò le mie “incursioni” sul territorio al fine di rimuovere gli ostacoli e vigilare sull’operato delle istituzioni. In ogni caso, ricordo che per legge l’Agenzia potrà commissariare i Comuni inadempienti e persino riformulare i progetti di destinazione.
Vita: In molti sperano che l’Agenzia possa risolvere anche le altre oggettive criticità: ipoteche, confische pro quota, pessimo stato manutentivo…
Morcone: Stiamo dialogando con l’Abi per contrastare il fenomeno diffuso tra molti istituti di credito di concedere strumentalmente mutui e ipoteche a quei soggetti sui quali pendono procedimenti giudiziari.
Vita: C’è chi chiede uno specifico fondo per i beni confiscati?
Morcone: È una strada percorribile.


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