Economia

La spesa biologica costruisce granai per l’autonomia alimentare

Raccolti oltre 130 mila euro ai punti Carta NaturaSì devoluti dai clienti per il progetto di solidarietà “I Granai del Niger”

di Lorenzo Alvaro

Costruire banche di cereali in alcuni distretti del Niger, più colpiti dalla siccità (Keita, Bouza, Abalak, regione di Tahoua) per assicurare autonomia alimentare ed indipendenza alle fasce di popolazione più deboli, preservando il patrimonio della biodiversità:  ecco l’obiettivo del progetto “I Granai del Niger” promosso dal COSPE, Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti e abbracciato da NaturaSì.

I Supermercati della Natura dal 2006 a febbraio 2010 hanno offerto ai propri clienti l’opportunità di sostenere questa iniziativa attraverso la raccolta punti annuale: molti consumatori, in alternativa al ritiro dei regali, hanno devoluto  la fascia premio raggiunta  in “buono di solidarietà” a favore del progetto. Anche i negozi  hanno deciso di contribuire al successo dell’iniziativa grazie alla tessera “L’unione fa la forza” nella quale sono stati versati i punti avanzati dai clienti alla chiusura della Raccolta Punti nel dicembre scorso.   

Il progetto “I Granai del Niger” può ora concretizzarsi grazie all’attenzione dei consumatori e dei 75 punti vendita NaturaSì in tutta Italia che attraverso la donazione dei punti spesa accumulati hanno permesso di raggiungere una cifra addirittura di 130.000 euro, un ammontare mai raccolto per i precedenti progetti di solidarietà ai quali NaturaSì aveva aderito.

Ciò significa che potranno essere costruite alcune banche di cereali, ossia degli stock di miglio acquistati sul mercato locale che vengono dati in prestito o venduti, a prezzi controllati, nei periodi più critici, consentendo di dare sicurezza alimentare alle popolazioni dell’area. Uno dei punti di forza dell’operazione è la possibilità offerta quindi alle popolazioni locali di essere indipendenti da aiuti esterni, utilizzando risorse territoriali come la tradizione dei Granai, testimonianza di una civiltà millenaria. Le famiglie in crisi, terminate le scorte, quindi, possono rivolgersi direttamente all’organizzazione creata all’interno della loro comunità.

 

 


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