Welfare

Fazio ribadisce il “no” all’autologa

Risposta a un'interrogazione parlamentare

di Sara De Carli

Il ministro Fazio ha risposto mercoledì 26 maggio a un’interrogazione parlamentare sulla conservazione autologa di staminali da cordone ombelicale, chiedendo al Governo se non ritenga opportuno procedere ad un’ulteriore regolamentazione della conservazione del sangue da cordone ombelicale per uso autologo, prevedendo un’accurata informazione sulla conservazione autologa, l’istituzione di un registro di accreditamento delle biobanche estere, l’eliminazione dell’intermediazione sanitaria e la possibilità di garantire anche coloro che conservano il sangue cordonale per fine autologo attraverso un’autorizzazione alla conservazione del sangue cordonale presso biobanche accreditate ubicate sul territorio nazionale.

Infatti, secondo i deputati BALDELLI, STAGNO D’ALCONTRES e PALUMBO «vi sono una serie di intermediazioni sanitarie che non garantiscono assolutamente i pazienti italiani che intendono favorire la donazione autologa. È chiaro, infatti, che tutto questo porta ad un mercato che non è di garanzia per i cittadini che si rivolgono al sistema sanitario nazionale».

Il ministro Fazio ha ricordato come la conservazione ad uso autologo non rappresenta una prestazione sanitaria che rientra nei LEA (livelli essenziali di assistenza), e pertanto «non è evidentemente, nell’interesse prioritario del Servizio sanitario nazionale intraprendere un percorso di accreditamento delle biobanche estere, né tanto meno delle società intermediarie collegate», mentre il ministro ha assicurato che il Ministero «avrà come oggetto di approfondimento la tracciabilità di questi flussi di pazienti o di soggetti che vanno all’estero».


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