Famiglia

Il Rapporto della rete Arci

Meno giovani avviati, egualmente motivati

di Maurizio Regosa

Presentato stamani a Roma il VI Rapporto Arci sul Servizio Civile, che riferisce le attività svolte fra il 2009 e la prima metà del 2010. Alla presenza del sottosegretario Stefano Giovanardi (che nel suo intervento ha difeso l’esperienza del servizio civile nazionale), di Licio Palazzini dell’Asc e di Fausto Casini del Forum permanente del Terzo settore, sono state analizzate le attività della rete Arci Servizio Civile: nell’ultimo periodo si è registrata la diminuzione del numero di soggetti accreditati e di sedi con una conseguente diminuzione dei volontari avviati in servizio civile. Nel bando 2008, che ha impiegato i volontari nel corso del 2009, sono stati coinvolti 1581 giovani (nel bando precedente erano stati oltre 3mila). Di contro, sottolinea il Rapporto, è cresciuto l’impegno formativo della rete. Quanto al profilo dei volontari, 68 su cento sono ragazze, mentre 63 giovani su cento sono in possesso del diploma superiore. Un paragrafo particolarmente interessante è quello dedicato alle motivazioni. Di fronte alla crisi economica e all’aumento della disoccupazione giovanile, non pare che le regioni che spingono i giovani a fare questa esperienza siano cambiate. Al primo posto, ai loro occhi, continua a essere la speranza di un’occasione di formazione e di un passaggio di crescita e sviluppo personale.

 


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