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A Reggio Emilia il primo Network per l’intercultura
Dodici città scelte dal Consiglio d'Europa come all'avanguardia nel dialogo interculturale
di Redazione
È nato a Reggio Emilia il 22 maggio il “Network di città italiane per la diffusione del dialogo interculturale”, il primo del suo genere in Europa. È l’ambizioso progetto che vede l’adesione di 12 Comuni (Torino, Padova, Bari, Genova, Firenze, Reggio Emilia, Viareggio, Lodi, Fermo, Senigallia, Riace e Savignano sul Rubicone), gli enti locali considerati dal Consiglio d’Europa tra “i più impegnati per l’interculturalità e già al lavoro per applicare almeno parte del Libro Bianco europeo”.
Reggio Emilia, spiegano i promotori, è stata scelta per sperimentare il primo network nazionale di quelli ipotizzati dal Consiglio d’Europa perché la città è già impegnata da due anni in una serie di azioni per favorire la coesione sociale.
In particolare, vanno ricordate le iniziative per la gestione del conflitto nelle aree più a rischio, come la zona della stazione, e le proposte per inserire l’interculturalità tra i fattori determinanti delle varie politiche educative: nidi e scuole d’infanzia, partecipazione e civismo, “visite guidate” ai luoghi, ai nomi e alla storia italiana e della città culla del Tricolore.
Il Consiglio d’Europa definisce la città interculturale come “costituita da persone di nazionalità, origini, lingua o religione e credenze diverse. I leader politici e la maggior parte delle persone considerano la diversità un fattore positivo, una risorsa”.
Info: www.unar.it
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