Salute

Aids: in quattro anni possibile vincere il virus

L'ottimistica previsione di Stefano Vella, presidente dell'International Aids Society

di Redazione

Quattro anni. E’ il tempo previsto per avere i primi risultati sulla possibilita’ di eradicare definitivamente il virus dell’Aids. La previsione e’ di un autorevole esperto in materia, Stefano Vella, presidente dell’International Aids Society, organo scientifico promotore della prima Conference su patogensi e trattamento dell’infezione da Hiv, in corso in Argentina. ?Sono molti i centri di ricerca che stanno lavorando a questo obiettivo. Stiamo portando avanti esperimenti che combinano la terapia antiretrovirale con antiblastici. Certo – spiega Vella ? si tratta di farmaci pesanti, utilizzati contro i tumori. Il concetto e’ quello di stroncare la cellula, anche a costo di far star male il paziente per un mese, alla fine quel serbatorio di virus non c’e’ più?. Insomma, non aveva poi cosi’ tanto torto David Ho quando – era il 1996 ed il ‘Time’ lo defini’ l’uomo dell’anno – ‘prevedeva’ l’eradicazione del virus responsabile dell’Aids, avvalendosi di un modello matematico. ?Ho, aveva solo sbagliato i tempi e sottovalutato alcune difficoltà, ma l’eradicazione del virus rimane l’unica strada percorribile?, sostiene Vella. Il quale non solo alimenta nuove speranze sul calcolo elaborato da Ho, ma sottolinea che l’eradicazione del virus e’ ”piu’ vicina di quanto non lo sia l’ipotesi vaccino?. Anche se magari in passato si e’ stati ?precipitosi? nel pensare di avere ”il traguardo” a portata di mano. ?A quel punto l’Aids diventerebbe come la tubercolosi: ti curi per 6 mesi, un anno, ma poi guarisci definitivamente?. Il parallelo con la possibilita’ di realizzare un vaccino, impresa difficilissima viste le numerose ‘trappole’ tese da questo virus, e’ presto fatto: ?non basta mettere a punto un vaccino per risolvere il problema, bisogna sperimentarlo. E sperimentarlo – afferma Vella – vuol dire metterlo a confronto con il placebo?. E considerati i tempi necessari, ”se la fase III inizia nel 2005 vuol dire avere dei risultati nel 2010. Per l’eradicazione basta avere una sola chiave: dobbiamo oltrepassare l’ultima porta, poi é fatta”. E, a proposito di vaccini aggiunge: ?Tutti quelli in fase di studio in questo momento sono monovaccini che non solo non hanno ancora dato alcuna garanzia di protezione completa ma, a mio avviso, potrebbero non funzionare completamente?. In questo senso ?la strada da percorrere?, dice ancora Vella, potrebbe essere ?quella dei vaccini di combinazione, in grado cioe’ di presentare al sistema immunitario diverse parti del virus?.


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