Politica

Borse, chi muove le fila della grande paura?

di Redazione

I mercati finanziari non sopportano le incertezze e le indecisioni e la sconcertante Europa in questo mese ne ha fornite a volontà. La tedesca Merkel ha detto che «l’euro è in pericolo esistenziale» mentre il ministro francese Lagarde ha risposto che «non è assolutamente in pericolo». I Paesi iniziano ora a stringere la cinghia per rimettere in equilibrio i conti, ma ormai sembra che sia troppo tardi e le Borse sono titubanti ed esposte a grandi rischi, come abbiamo raccontato due settimane fa sul crash del 6 maggio, dove il Dow Jones ha perso il 10% in soli sette minuti ed ancora oggi non è stato chiarito se si è trattato di un incidente o l’inizio del panico.
Nei mercati finanziari non c’è più nulla di naturale, tutto è controllato dalle banche centrali che, mantenendo i tassi vicini allo zero, stanno costringendo tutti a speculare, aumentando il grado di rischio dei propri investimenti.
La Bns, la banca centrale svizzera, interviene di continuo sui mercati delle valute acquistando euro e vendendo franchi svizzeri per impedire che il suo rafforzamento mandi in tilt le esportazioni e di fatto stanno manomettendo il reale valore degli scambi tra gli investitori. Nel frattempo sono esplosi i trasferimenti dei risparmi sui conti svizzeri da parte dei tedeschi e degli inglesi.
Bill Gross, direttore di Pimco, il più grande fondo di investimento obbligazionario del mondo che gestisce 1.070 miliardi di dollari di assets, ha detto che stanno cominciando a liquidare le loro posizioni in euro nel tentativo di preservare il capitale comprando titoli di debito americani.
Le condizioni di salute dell’Europa sono diventate di fatto il fulcro psicologico dei mercati mondiali. Gli investitori si trovano davanti ad una situazione nuova, mai provata prima, e devono decidere come comportarsi. Se si faranno dominare dalla paura e dal panico causeranno un esodo di massa e ci vorranno parecchi mesi o addirittura anni per recuperare le perdite.
Crescono sempre di più anche i timori che questa crisi sia stata pianificata. Come disse il presidente Franklin Delano Roosevelt, «se succede, potete scommettere che era previsto che andasse in quel modo». Se anche voi pensate che la crisi attuale è il prodotto dell’intervento da parte di “invisibili poteri costituiti”, state tranquilli ,perché comunque non potrete mai provarlo.

MA LA CRISI NON ERA FINITA?
Aumento delle sofferenze per le banche italiane, che hanno raggiunto i 35 miliardi di euro.


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