Cultura

Il buono dietro le sbarre

Presentato alla mostra Terra Futura di Firenze il progetto “recuperiamoci” per far conoscere le realtà lavorative tra i detenuti

di Redazione

Si chiama “recuperiamoci!” il progetto dedicato al lavoro e alle attività produttive dei detenuti che verrà presentato in anteprima all’interno di Terra Futura, la mostra delle buone pratiche in programma a Firenze (Fortezza da Basso) dal 28 al 30 maggio. Lo stand di “recuperiamoci!”, interamente realizzato con materiali di recupero, sarà allestito nel Padiglione Spadolini al piano secondo (stand A5A), all’interno dell’area tematica “Azioni Globali – Welfare”. 

Il progetto nasce da una idea di Paolo Massenzi, progettista e animatore dell’iniziativa, dalla collaborazione con Ruggero Russo di Binario Etico di Roma, Andrea Favati di Informatici Senza Frontiere Toscana, e dei tanti amici in sintonia con il progetto, sparsi in tutta Italia. Si propone di far conoscere a un vasto pubblico tutte le esperienze presenti all’interno delle carceri italiane che coinvolgono i detenuti in attività produttive. Tutto ciò partendo dall’idea che il lavoro, all’interno del carcere, è uno strumento fondamentale per il recupero della persona. Il tema del recupero è dunque al centro del progetto in varie forme: il recupero della persona, ma anche il recupero dei materiali. Infatti molte attività all’interno delle carceri si basano proprio sul recupero e il riutilizzo di materiali di scarto. Fa parte integrante del progetto il portale www.recuperiamoci.org, contenente tutte le novità inerenti al lavoro carcerario: prodotti, aziende e cooperative coinvolte, numero di detenuti occupati dentro e fuori del carcere, punti vendita. Presso lo stand sarà presente “c’è del buono!”, un emporio, che diverrà poi itinerante, con esposizione e vendita prodotti del carcere, oltre che distribuzione di materiale informativo. Grande attenzione ai progetti a “chilometro zero” e all’esposizione di prototipi di trash design: oggetti e materiali destinati alla discarica si trasformano in elementi d’arredo; “recuperiamoci!” organizzerà anche l’internet trash point, (stand A247), sempre allestito con materiale di recupero. Da segnalare infine che presso l’emporio “c’è del buono!” sarà possibile vedere realizzazioni e acquistare prodotti quali biscotti, oggetti in ferro battuto, vino, borse in pelle e materiale riciclato, libri, abbigliamento, computer, piante ornamentali, gioielleria, arnie per le api e molto altro, il tutto prodotto in carcere. Il ricavato delle vendite, pagato il lavoro dei detenuti, sarà investito nel progetto di mappatura delle buone attività carcerarie, che verrà presentato nei giorni della fiera.

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