Non profit
Arriva l’indicatore sintetico di costo
Mostrerà al consumatore il costo indicativo annuo del conto corrente
di Redazione
A partire dal 26 maggio, in base alle nuove istruzioni della Banca d’Italia in tema di trasparenza, le informazioni per il consumatore che vuole aprire un conto corrente si arricchiranno di un nuovo importante strumento: l’indicatore sintetico di costo, o ISC. L’ISC serve a mostrare al consumatore il costo indicativo annuo del conto corrente, espresso in euro. Il valore è ottenuto sommando i costi annuali, fissi e variabili, del conto corrente modellati su sei profili tipo di utilizzo: Giovani (164 operazioni all’anno); Famiglie con bassa operatività (201); Famiglie con media operatività (228); Famiglie con elevata operatività (253); Pensionati con bassa operatività (124); Pensionati con media operatività (189);
Grazie all’ISC è più facile ed immediato confrontare i costi dei conti correnti tra le diverse banche. Il consumatore, nel momento in cui si trova ad aprire un nuovo conto corrente, potrà scegliere quello per lui più conveniente con quattro semplici passaggi:
1. identificare il profilo maggiormente rispondente al proprio tra i sei profili tipo di utilizzo;
2. richiedere i fogli informativi dei conti correnti offerti ai consumatori nelle filiali delle banche o consultare il sito Pattichiari;
3. verificare che i conti correnti tra cui sta scegliendo siano adatti per il profilo tipo di utilizzo, ovvero presentino un ISC associato allo specifico profilo tipo di utilizzo;
4. confrontare l’ISC tra i diversi conti correnti per cercare quello più conveniente per le proprie esigenze.
Bisonerà per prestare attenzione al fatto che:
1. la scelta del conto corrente in base esclusivamente alla convenienza, indubbiamente una variabile importante, ma non l’unica, non permette di tenere conto della qualità dei servizi offerti. I conti correnti, infatti, non sono tutti uguali;
2. l’ISC esprime un costo indicativo, poiché calcolato su profili tipo di utilizzo, che può differire dal costo effettivamente sostenuto a fine anno. Le ragioni possono essere molte come, per esempio, un diverso utilizzo del servizio.
Alla fine di ogni anno è quindi sempre opportuno che il consumatore confronti il prezzo effettivo sostenuto per il conto corrente, e riportato nell’estratto conto, con l’ISC, riportato nel documento di sintesi.
Una differenza significativa può voler dire che quel conto forse non è il più adatto alle esigenze del cliente. In questo caso è quindi importante andare in banca per informarsi sulla possibilità di cambiarlo, o sul sito Pattichiari per verificare se ci sono offerte più convenienti tramite il motore “Conti correnti a confronto” realizzato dal Consorzio, che viene aggiornato in tempo reale ed è gratuito.
L’ISC si trova nel foglio informativo per i conti correnti offerti al consumatore e nel documento di sintesi periodico. A partire dal 26 maggio i consumatori che richiederanno il foglio informativo del conto corrente avranno quindi a disposizione questa preziosa informazione; i “vecchi clienti” riceveranno l’ISC nel documento di sintesi periodico inviato contestualmente all’estratto conto di fine anno.
Da notare infine come l’Italia sia l’unico paese europeo in cui sono stati definiti dei profili tipo di utilizzo del conto corrente e in cui le banche calcolano un ISC del conto corrente in base ai profili tipo di utilizzo.
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