Welfare

Il Rapporto sui diritti globali boccia la social card

Presentata ieri l'edizione 2010 del Rapporto

di Redazione

È stato presentato ieri a Roma il Rapporto sui Diritti Globali 2010 dell’Associazione Societa’ Informazione e promosso da Cgil, Arci, Action Aid, Antigone, Cnca, Fondazione Basso, Forum Ambientalista, Gruppo Abele, Legambiente.

Questa edizione del Rapporto mette a fuoco come attualmente gli abitanti dei Paesi ricchi consumano almeno 10 volte di più rispetto a quelli dei Paesi poveri e i 500 milioni di abitanti più ricchi del Pianeta – che costituiscono circa il 7% della popolazione mondiale – siano responsabili del 50% delle emissioni globali di anidride carbonica. Al contrario i più poveri del Pianeta, oltre 3 miliardi di persone, sono responsabili di appena il 6% delle emissioni, ma pagano il prezzo più alto dei mutamenti climatici.

Nel Rapporto si legge anche come la ‘social card’ sia andata solo al 18% delle famiglie povere, meritandosi la bocciatura da parte degli estensori del Rapporto: «A fronte di una povertà stabile o in ascesa e di una vulnerabilità sociale in deciso aumento, le misure antipovertà varate dal governo hanno dato risultati minimi o nulli», dicono. «La social card arriva solo al 18% delle famiglie affette da poverta’ assoluta, a causa di mille vincoli posti, tanto che l’impatto positivo sui piu’ poveri e’ di poco piu’ di un decimo di punto percentuale, dal 4,27% delle famiglie al 4,1%, con un investimento di 99 milioni di euro su 410 complessivi».

Non va meglio per il bonus straordinario per le famiglie, «presentato come l’ innovazione a sostegno delle neglette famiglie italiane», si legge nel Rapporto e che ha avuto un impatto dello 0,32%, cioe’ 76.800 famiglie sono effettivamente passate sopra la soglia della poverta’ assoluta. Il bonus elettrico – che spetta a famiglie con indicatore inferiore a 7.500 euro, oppure inferiore a 20 mila euro se con quattro o piu’ figli a carico – ha raggiunto quattro milioni di famiglie, con una spesa totale di 282 milioni per ogni famiglia, e una media di poco piu’ di 60 euro annui a famiglia.

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