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Testamento biologico sì, ma solo scritto

di Redazione

La commissione Affari sociali della Camera ha concluso l’esame degli emendamenti alla proposta di legge sul testamento biologico, approvata dal Senato nel marzo 2009. Quasi un anno di lavoro per esaminare 2.553 emendamenti e approvarne 17: i sei più rilevanti portano tutti la firma del relatore, Domenico Di Virgilio (Pdl). La prima novità è che la legge nata per gli stati vegetativi si allarga al paziente «nell’incapacità permanente di assumere le decisioni che lo riguardano». La modifica di maggior rilievo è che alimentazione e idratazione possono ora essere sospese: l’emendamento presentato dal relatore (letto come una retromarcia del governo) prevede che queste «devono essere mantenute fino al termine della vita, ad eccezione del caso in cui le medesime risultino non più efficaci». Altre due modifiche importanti riguardano il fiduciario: che succede se non c’è una sua nomina esplicita? A interagire con il medico saranno i familiari, «come indicati nel Codice civile»: che non comprende conviventi e coppie di fatto. Infine, in caso di controversia tra medico curante e fiduciario, la decisione è rimandata a un collegio medico: il suo parere diventa ora «vincolante per il medico curante». Tra gli emendamenti approvati, anche quello di Livia Turco che assicura la validità delle dat anche per gli stranieri. Immutato l’articolo per cui le dat devono essere sottoscritte con firma autografa, escludendo il video e quindi tutta una platea di disabili gravi potenziali beneficiari. (S. D. C.)

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