Mondo

Il cacciatore d’alieni somiglia al presidente

In Evolution gli extraterrestri minacciano l’Arizona. Il governo, follemente militarista, propone di ucciderli col Napalm, ma peggiora le cose. Una presa in giro di Bush?

di Antonio Autieri

È l?ultimo dei grandi film, i cosiddetti blockbuster, che esce in Italia prima delle ferie. Dopo la presentazione al festival di Taormina, Evolution uscirà infatti il 6 luglio nei nostri cinema. Il film è un curioso, seppur non inedito, miscuglio di generi, dalla fantascienza alla commedia quasi demenziale, con venature fantasy e horror. Diretto e prodotto da Ivan Reitman (dentro la produzione c?è anche la Dreamworks di Spielberg, nonché la major Columbia), sembra non poco debitore – oltre alla saga di Alien – di un famosissimo film di oltre tre lustri fa dello stesso regista, quel Ghostbusters che ebbe un successo planetario (e nel cast ritroviamo anche uno dei protagonisti di quel film, Dan Aykroyd). Ma Evolution si inserisce anche nel filone antimilitarista, con una parodia davvero salace delle soluzioni muscolari dei problemi del mondo, ed è anche, sorprendentemente, una riflessione attualissima sui guasti che l?uomo può arrecare all?ambiente. Tanto da essere stato adottato, in America, dagli ambientalisti ed essere stato definito una pellicola anti-Bush. Dopo la caduta di un meteorite, in Arizona due studiosi trovano nella roccia tracce di sostanze organiche. Le ricerche sullo strano Dna – dove gli organismi crescono a ritmo forsennato – attirano l?interesse del governo, che cerca di tagliar fuori gli scienziati autori della scoperta da Nobel. Finché l?evoluzione, rapidissima, porta a esseri mostruosi sviluppatisi in pochi giorni che attaccano le città e seminano morte e terrore. Come risolvere il problema? Col Napalm, risponde serafico il generale incaricato dal Governatore di chiudere la faccenda. Salvo scoprire, come fa il comico team di scienziati che si forma attorno ai due goffi scopritori, che con il calore si concimano gli organismi alieni e l?invasione diventa ancor più incontrollata? Sommando umorismo, anche di grana grossa, brividi e paura (a piccole dosi), Evolution si permette il lusso di porre all?attenzione del pubblico temi impegnativi, con la noncuranza di chi punta come primo obiettivo a un divertente intrattenimento. Interessante però che la difesa dell?ambiente e dell?equilibrio naturale siano portati al centro del dibattito non dal solito film impegnato ma da un onesto divertissment senza troppe pretese. In effetti, nella prima versione della sceneggiatura il film era drammatico, e lo scenario dell?invasione aliena assolutamente apocalittico. Reitman, col suo gusto per la commedia, lo ha trasformato in una film d?azione in cui, grazie agli effetti speciali, le singole cellule del meteorite diventano in pochi giorni o minuti, rispettando i percorsi evolutivi, complessi multicellulari, platelmiti, anfibi e rettili e poi uccelli e mammiferi. Negli Usa la pellicola non è stata premiata dal pubblico, ma ha aperto dibattiti sugli esperimenti genetici e sul rispetto dell?equilibrio ambientale, alludendo nel finale – quando il generale ordina il bombardamento col Napalm della grotta in cui sono racchiuse le tracce aliene – a catastrofi ed esperimenti come Mururoa. Forse per questo, dopo le prime proiezioni, è stato messo sotto silenzio da parte della stampa. Un governatore un po? allocco e un generale ottuso nel suo militarismo fanatico non sono un bel biglietto da visita, di questi tempi.


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