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Sclerosi multipla: il governo frena sullo studio di Fiore

Lo studio sulla cura della SM con un antibiotico arriva in Parlamento, ma il governo frena

di Sara De Carli

Guido Crosetto, sottosegretario di stato alla Difesa ha risposto ieri, al posto del ministro Fazio, all’interrogazione dell’onorevole Ciccioli che chiedeva se il governo non ritenga opportuno approfondire, attraverso i propri organismi di consulenza scientifica, lo studio del dottor Domenico Fiore che ha individuato una correlazione tra la presenza del batterio bordetella pertussis e l’insorgere delle malattie auto-immuni, tra cui la sclerosi multipla, la Sla e il Parkinson. La terapia consigliata sarebbe quella con l’eritromicina, un antibiotico, di bassissima spesa e largamente diffuso.

Crosetto ha rispoto «sulla base degli elementi direttamente acquisiti presso l’Istituto superiore di sanità». Le ricerche sviluppate dal dottor Fiore, ha detto Crosetto, «sono state riportate in una rivista internazionale, ma non sono state tuttora verificate, né convalidate da alcun altro ricercatore». Prima che possa essere presa in considerazione l’eventualità dell’istituzione di una commissione che esamini le basi scientifiche dell’ipotesi e del trattamento proposti dal dottor Fiore, «l’Istituto superiore di sanità sottolinea che è necessario verificare la documentazione clinica relativa ai pazienti sottoposti a tale trattamento, i dati clinici degli stessi pazienti già sottoposti alla terapia e ogni dato sulla casistica già esistente, al fine di consentire una valutazione preliminare da parte di esperti neurologi dell’Istituto superiore di sanità. Tenuto conto che, ad oggi, gli elementi sopra indicati non sono stati resi disponibili, il Ministero della salute ritiene di dover riservare alla questione prospettata ogni debita cautela, anche a tutela e garanzia del diritto alla salute dei pazienti».


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