Welfare

Costruzioni: 30 mila posti in meno

Grido d’allarme di Ancpl-Legacoop all’assemblea nazionale delle cooperative del settore

di Redazione

Il settore delle costruzioni è colpito da una crisi senza precedenti, ma non figura nelle priorità del Governo. Ora, con l’aggravarsi dei problemi del settore, si corre il rischio concreto di una perdita di oltre 30 mila posti di lavoro. A rinnovare l’allarme sulle gravi difficoltà dell’edilizia in Italia, è stata oggi l’assemblea nazionale delle cooperative di costruzioni aderenti ad Ancpl-Legacoop (252 cooperative e 6 consorzi, con un giro d’affari complessivo di circa 6 miliardi di euro), che si è svolta oggi a Roma. Un grido d’allarme al quale si è unita la richiesta forte all’esecutivo di mantenere gli impegni assunti un anno fa nel corso degli Stati generali delle Costruzioni e mettere in campo misure urgenti per un rilancio del settore. «Comprendiamo bene- ha detto il presidente di Ancpl-Legacoop Carlo Zini – la necessità di controllare il disavanzo ma crediamo che debba essere compatibile con una politca di sviluppo che separi la spesa necessaria da quella improduttiva”. In concreto, secondo Ancpl, governo nazionale e governi regionali dovrebbero avviare, sulla scia di quanto avviene nel resto d’Europa, una decisa azione di razionalizzazione delle modalità di spesa delle risorse pubbliche, di maggiore programmazione degli interventi, di riduzione del numero delle stazioni appaltanti, di semplificazione delle procedure di gara, considerando che le risorse da destinare ad investimenti pubblici sono destinate a non aumentare, almeno nel medio termine. «Quest’anno- ha denunciato Zini- la crisi del settore è diventata gravissima e il restringimento strutturale del mercato pubblico difficilmente potrà essere compensato da una ripresa consistente dell’immobiliare; per evitare una grave recessione si deve, dunque, puntare sul partenariato pubblico-privato, sul project financing, sul leasing in costruendo, provvedendo con urgenza a definire una normativa che dia alle imprese e alle strutture finanziarie tutte le garanzie che facilitino l’investimento privato».

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