Sostenibilità

Ambiente, oggi Consiglio di Stato discute Ilva

Il Consiglio di Stato esamina stamani a roma l'appello presentato dall'Ilva contro il Tar Ligure che ha bloccato l'uso del forni elettrici in sostituzione della cokeria

di Giampaolo Cerri

Giornata decisivaper l’Ilva di Cornigliano. A Roma, il Consiglio di Stato si occupa dell’appello presentato dai Riva contro la decisione del TAR di vietare l’utilizzazione di un forno elettrico; a Genova, l’ordine del giorno del tribunale del Riesame prevede la valutazione degli argomenti posti alla base del ricorso con cui si chiede l’annullamento del sequestro preventivo dell’impianto di cokeria delle acciaierie disposto dal gip Vincenzo Papillo. Com’è noto anche le due cokerie dell’Ilva di Taranto erano state oggetto di un’ordinanza di blocco da parte del sindaco e, sempre nella città pugliese, è in corso un’inchiesta per verificare legami fra le condizioni ambientali in fabbrica e la morte di alcuni dipendenti. Sull’adozione del forno elettrico – in sostituzione dell’altoforno alimentato dalla famigerata cokeria – a Genova sono discordanti persino i pareri dei magistrati della Procura. I legali dei Riva farebbero leva in particolare su tre punti essenziali. Il primo. L’autorizzazione della Provincia sull’utilizzazione della cokeria non è stata mai revocata e perciò è sempre valida. Il secondo. I prelievi sulle emissioni di gas e fumi nocivi alla salute pubblica sono stati eseguiti in maniera anomala e quindi non idonei ai fini di un giudizio di tanta importanza. Il terzo. L’indagine epidemiologica fatta dal professor Valerio Gennaro, dell’Ist, è basata su dati che risalgono a cinque anni fa e pertanto non può essere presa in considerazione poichè la situazione attuale è sicuramente diversa. Non sono in pochi, comunque, a dare per scontato cheal di là dei tempi occorrenti perchè il Riesame emetta la sentenza e dei giorni occorrenti per le eventuali operazioni di spegnimento una soluzione al problema Ilva si avrà dopo il summit G8. Ieri girava voce infatti che anche il Consiglio di Stato potesse decidere di prendere tempo, magari chiedendo alle parti ulteriori approfondimenti tecnici, facendo slittare quindi tutto a dopo il G8. Arginata l’emergenza con la tregua siglata nelle scorse settimane a Genova, ora anche il governo sta riprendendo in mano la partita, inquadrandola in un progetto di politica industriale nazionale, che richiederà quindi tempi più lunghi


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