Volontariato

Il traino della società di mezzo

Aldo Bonomi spiega il valore del Patto del Capranica

di Giuseppe Frangi

Confcommercio, Confartigianato, Cna, Confesercenti e Casartigiani unite
in un’unica sigla: «Il de profundis del collateralismo» La società di mezzo rialza la testa. È questo il titolo che Aldo Bonomi dà alla nascita di Rete imprese Italia, un’associazione di rappresentanza che raccoglie cinque sigle storiche come Confcommercio, Confartigianato, Cna, Confesercenti, e Casartigiani. In tutto fanno 4,2 milioni di imprese per 14,5 milioni di addetti (di cui 9 milioni di dipendenti). Nel loro manifesto, presentato con una certa solennità al Capranica a Roma, si sono definite «le imprese di territorio». Dove sta la novità di questa aggregazione? «Erano decenni che i corpi intermedi non conquistavano la prima pagina del Corriere della Sera», osserva Bonomi. «Questa aggregazione rappresenta un sommovimento, di una portata che da anni in Italia non si registrava. L’ultima di questa portata per me è stata l’unità sindacale».
Vita: Un sommovimento. In che senso?
Aldo Bonomi: Perché è il segno che la società di mezzo e i corpi intermedi sono usciti dalla crisi che li ha assediati in questi decenni. Hanno sofferto tutte le varie forme di populismo che si sono alternate come egemoni. Dal populismo di territorio a quello mediatico che incorona i principi della politica, sino al populismo più “presentabile”, quello che mette insieme diritti e interessi: il populismo alla Vendola. Il patto di Capranica significa che chi sino ad oggi ha subìto questa situazione si è aggregato per riprendere un’iniziativa.
Vita: Che tipo di iniziativa?
Bonomi: Innanzitutto un’iniziativa di rappresentanza, che dà la parola a un mondo che prima non ce l’aveva con un solo portavoce. Questo significa difendere con più forza interessi comuni e soprattutto saper interloquire con una società moderna.
Vita: In che senso?
Bonomi: Che questa Rete si è liberata di ogni forma di fondamentalismo, per cui la propria identità discende dall’applicazione di determinati valori. Questa è una forma di rappresentanza laica, aperta a tutti e che introduce una discontinuità rispetto alla politica.
Vita: Nel senso che va oltre ogni forma di collateralismo?
Bonomi: Esatto. Il patto del Capranica è il de profundis del collateralismo. E mi colpisce che questo scarto avvenga da quella componente che sembrava la più immobile tra tutte le parti sociali del nostro Paese. La più conservatrice nel restare nei rispettivi recinti. Invece hanno avuto il coraggio di abbatterli.
Vita: Non può esserci anche una ragione meramente difensiva?
Bonomi: Senz’altro. Ma tutte le grandi aggregazioni della società di mezzo hanno avuto anche un carattere difensivo. Il mutualismo aveva anche funzione di argine contro i poteri forti. Difendersi significa poter crescere. Prendersi per mano fa essere più incisivi.

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