«Cosa significa essere madre nel mio lavoro? Incontro ogni giorno ragazzi con storie difficili, che vivono sulla loro pelle sofferenze interiori, emarginazione. Credo di aver maturato una sensibilità nuova, la capacità di intuire situazioni e stati d’animo, come quando tuo figlio è nella culla e in qualche modo “senti” come sta». Silvana De Giovanni è il direttore generale della Fondazione Laureus, che si occupa di prevenzione e recupero del disagio giovanile attraverso lo sport. Essendo lei stessa un’atleta (nuoto agonistico, ciclismo, corsa) e un’esperta di non profit, ha coniugato le sue passioni nel lavoro. E poi, last but not least, è mamma di tre ragazzi di 11, 12 e 13 anni. Ammette che i primi anni sono stati faticosi, anche se «desideravo costruire una famiglia numerosa».
Cosa che le ha comportato una decisione radicale: lasciare il mondo della finanza, in cui lavorava. E ripensarsi da capo: «Mi sono iscritta al master in Management delle aziende non profit e studiavo di notte». E adesso i “suoi” ragazzi sono anche quelli che incontra attraverso lo sport. «Nei mesi scorsi ho allenato dei ragazzi al Beccaria per la maratona di Milano. Con loro ho passato dei momenti molto duri, ma ho sempre parlato con il cuore e spero di aver offerto un esempio di cambiamento».
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