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Timor est: 14 dei 16 partiti politici siglano accordo di non violenza

In vista delle elezioni per l'assemblea costituente in programma il 30 agosto prossimo. Soddisfazione espressa da monsignor Belo, amministratore apostolico di Dili e Nobel per la pace 1996.

di Daniela Romanello

Quattordici dei 16 partiti politici timoresi hanno firmato ieri un accordo di non violenza in vista delle elezioni per l?Assemblea costituente che si terranno il 30 agosto nell’ex colonia portoghese. L’intesa, rende noto l’agenzia Misna, è stata raggiunta con l?intento di scongiurare disordini prima delle consultazioni ed è stata siglata dall?Associação social-democrata timorense (Asdt), dal Frente revolucionária do Timor leste independente (Fretilin), dal Klibur oan Timor asuwain (Kota), dal Partido democrático maubere (Pdm), dal Partido do Povo de Timor (Ppt), dal Partido democrata cristão (Pdc), dal Partido democrata cristão de Timor (Udc/Pdc), dal Partido democrático (Pd), dal Partido Liberal (Pl), dal Partido social democrata (Psd), dal Partido socialista Timor (Pst), dal Partido trabalhista de timor (Ptt) e dalla União democrática timorense (Udt). Solo il Partido nacionalista timorense (Pnt) e il Partai republik nacional Timor leste (Parentil) hanno rifiutato di siglare l’accordo che fa appello a uno svolgimento pacifico delle elezioni e a un’incondizionata accettazione dei risultati. Monsignor Carlos Filipe Ximenes Belo, amministratore apostolico di Dili e Premio Nobel per la pace 1996, ha espresso soddisfazione per l?accordo politico a nome della comunità cattolica ricordando l?importanza della democrazia e del multipartitismo per il futuro del Paese. Timor est ha votato nel referendum del 1999 la secessione dall’Indonesia, dopo 23 anni di brutale oppressione da parte del regime di Giakarta. Ora il territorio è sotto l?amministrazione delle Nazioni Unite.

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