Welfare

Il tetto stranieri funziona, tranne che in Lombardia

Pochissime le deroghe: ma in Lombardia una su sette

di Sara De Carli

Sei scuole in Lazio, due in Toscana, due in Friuli Venezia Giulia, venti in Piemonte. E ben una scuola su sette in lombardia. Il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca ha divulgato i primi dati sul tetto di stranieri al 30% che sarà operativo a partire dal prossimo anno scolastico.

Secondo il Ministero «in tutti gli istituti italiani l’indicazione del Miur tesa ad una più completa integrazione tra alunni stranieri e italiani nelle scuole è stata rigidamente rispettata consentendo solo in realtà specifiche la concessione di deroghe».

Le deroghe sono state concesse «solo nei casi in cui le scuole, attraverso l’aiuto della Direzione regionale, hanno attivato forme di sostegno come l’insegnamento della lingua italiana il pomeriggio e altre iniziative tese alla conoscenza della nostra cultura e negli istituti dove la maggioranza degli stranieri frequentanti sono nati in Italia e quindi già perfettamente a conoscenza della lingua».

Ecco qualche dato geografico. Nel Lazio il tetto del 30% di presenza di alunni stranieri nelle classi è stato ampiamente rispettato ad eccezione di sei scuole (a cui sono state concesse deroghe). In Toscana solo a due istituti delle provincia di Prato sarà consentito di superare la soglia indicata dal Miur. In Lombardia ben l’84% delle scuole rispetterà il provvedimento consentendo una più equilibrata distribuzione di alunni stranieri: una scuola su sette invece ha ottenuto la deroga. In Friuli il tetto verrà rispettato in tutte le scuole eccetto in due. Nel Piemonte 1.990 scuole hanno adottato il provvedimento e 20 otterranno una deroga come previsto dalla normativa.


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