Sale il Calta. È arrivato alla vicepresidenza delle Generali, contemporaneamente all’ascesa dell’altro romano – Geronzi – alla presidenza. Ma i fronti più caldi sui quali Caltagirone si sta muovendo sono quelli dell’acqua e dei giornali. Sul primo è appena salito oltre il 10% nella ex municipalizzata romana Acea, paralizzata dalla amministrazione Alemanno nella controversia con i soci francesi di Gdf-Suez. Su questo Caltagirone è in attesa di chiarimenti sul fronte politico. Non a caso alla direzione burrascosa del Pdl del 22 aprile ha incuriosito la presenza come osservatore del consigliere per i rapporti istituzionali di Caltagirone, Fabio Corsico, un giovane manager impegnato anche sul fronte delle fondazioni torinesi e che fu segretario di Tremonti due legislature fa. Ma Caltagirone è pure l’editore più potente d’Italia. Occhio al Calta.
La manovra non c’è più. Il governo sta preparando una manovra correttiva sui conti 2010. Ma nessuno saprà nulla perché sono spariti i documenti sui conti pubblici (trimestrale di cassa e Dpef).
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