Non profit

Nelle nuove ciclofficine pedalano anche le idee

Da centri di riparazione a punti culturali

di Chiara Cantoni

Dalla meccanica alla cultura. Passando per il pallino dei pedali e il recupero di tutto il recuperabile. Nascono per riportare a nuova vita scheletri di biciclette, per rimettere in moto vecchi rottami destinati allo smaltimento, per ripristinare improbabili alchimie di telai, trasmissioni, freni, sterzi, morsetti, manubri e sellini, o progettare ex novo anatomie di velocipedi “green” con materiali di scarto. Ma, insieme alle due ruote, fanno girare anche le idee, le creatività, le iniziative per diffondere il virus della mobilità dolce nel segno della bici. Spuntano in tutta Italia come funghi le ciclofficine, vere e proprie case di cura per il mezzo a pedali, dove l’arte della manutenzione fa il paio con attività culturali e momenti di socializzazione promossi dal popolo delle critical mass.
Alcuni sono semplici punti di raccolta e ridistribuzione dell’usato, altri insegnano, mettendo a disposizione attrezzature e professionisti, tutti i segreti della riparazione fai-da-te; organizzano pedalate fuori porta e, la sera, si trasformano in luoghi d’incontro per cicloaperitivi, dove scambiarsi pezzi di ricambio e dritte su nuovi itinerari. Come le superattive ciclofficine di quartiere sparse nella capitale, ospitate spesso all’interno di centri sociali e oggi raccolte nella Rete delle ciclofficine popolari romane (www.ciclofficinepopolari. it). O le cugine milanesi dell’Associazione +bc (www.piubici.org): organizzano corsi di ciclomeccanica per scuole e ragazzi; progettano e sviluppano rastrelliere; prestano servizio di strada schierando meccanici volontari per soccorrere ciclisti in panne.
Pedala oggi, pedala domani, la causa delle due ruote sta convertendo dal basso l’intero Stivale, dal Nord al Sud, isole comprese. Qualche esempio? La neonata CicloOfficina di Sassari (via Gazometro), officina/concessionaria di auto e bici elettriche di giorno (la prima della Sardegna), CicloBar a km zero di notte. O la Mazzafame di Legnano (via dei Salici 30), gestita dall’Associazione RiCiclo, che organizza corsi di ciclomeccanica, proiezioni di film/documentari e gite fuori porta. O, ancora, la ciclofficina Ampio raggio di Bologna (via Fioravanti 24), che ha allestito una bibloteca con tanto di manuali sulla manutenzione fino a testi di filosofia della meccanica, lanciando persino un progetto on air: la rubrica «A ruota libera» su Città del capo – Radio mediotropolitana (http://radio. rcdc.it), un piccolo spazio dedicato alla mobilità intelligente, con gli aggiornamenti dalle strade, le novità dalla ciclofficina e pillole di ciclomeccanica. In onda il giovedì alle 13.45.


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