Non profit

Il Labour resta il partito dell’equità

io voto Brown

di Redazione

Dominic Campbell ha fondato FuturGov, società di consulenza su progetti sociali per enti governativi. Si definisce «un incubatore di innovazione sociale».
Vita: È vero che i Conservatori hanno un piano più ampio per la società civile?
Dominic Campbell: Forse ne fanno una narrazione più ampia, ma sono i Laburisti che entrano nel dettaglio. Ho fatto consulenze per entrambi, posso basarmi su quello che ho osservato. I Tories dicono le cose giuste, ma non penso che il tema sia arrivato davvero nel cuore del partito.
Vita: A sinistra invece sì?
Campbell: Il Labour ha radici molto forti in termini di organizzazione comunitaria: hanno sempre cercato di essere il partito della gente e dell’equità, mentre i Tories rappresentano l’interesse del singolo.
Vita: Cameron quindi sta rubando idee a Brown?
Campbell: Senza dubbio. Per esempio i Laburisti hanno annunciato un accordo per cui alcune cooperative potrebbero diventare stakeholder nei servizi pubblici, e i Conservatori hanno subito ripreso l’idea.
Vita: Certo comunicano meglio…
Campbell: Infatti Cameron ha fatto il pr. Però ci sono tante cose concrete che i governi Blair e Brown hanno portato alla società civile.
Vita: Per esempio?
Campbell: Ne cito due: il sostegno di 2mila imprenditori sociali ogni anno, con i fondi presi dalla lotteria nazionale e da Nesta. E il modello di partnership fifthy/fifthy tra governo e società, come sul programma «Sure Start» che ha finanziato 3mila centri per bambini. È questa la reale transizione graduale del potere.
Vita: Cameron parlava di “broken society”, ora solo di “big society”…
Campbell: È un cambiamento enorme di strategia comunicativa. Uno attacca la società britannica dicendo «Siete rotti, alzatevi e fate qualcosa», l’altro la coinvolge dicendo «Siete fantastici, facciamo qualcosa insieme». Ma andava fatto prima.
Vita: La squadra di Nick Clegg porterà qualcosa invece al sociale?
Campbell: Gi manca una visione coerente d’insieme. Oscillano tra essere liberali a ruota libera e dall’altro lato hanno politiche molto di sinistra, centrate sullo Stato. Una confusione che non mi fa capire quale sia la loro società ideale.

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