Non profit

La crisi della generazione “Anni Dieci”. Se ne parla in Cattolica

In crisi, minoritari, senza opportunità: una tavola rotonda sui risvolti sociali ed economici di una generazione interrotta

di Benedetta Verrini

Il peso demografico dei giovani italiani è in continua diminuzione. Nei prossimi dieci anni i giovani tra i 20 e i 39 anni diventeranno una minoranza della popolazione e toccheranno il valore più basso in assoluto nella storia della Repubblica. Inoltre i giovani italiani, numericamente inferiori ai coetanei degli altri grandi Paesi sviluppati, continuano a trovare meno spazi e minori possibilità di valorizzazione nella società e nel mondo del lavoro. Rimangono troppo a lungo a carico dei genitori e posticipano in modo accentuato le varie tappe di acquisizione delle responsabilità adulte.

Alle carenze del sistema di welfare pubblico si è recentemente sommata la recessione economica che ha colpito con particolare intensità proprio i più giovani e che rischia di compromettere persistentemente le loro prospettive di vita. Per mantenere adeguati livelli di crescita e sviluppo è cruciale rispondere a questa contrazione favorendo un ingresso attivo e pieno delle nuove generazioni nei vari ambiti della vita pubblica, sociale ed economica del Paese. 

Se ne parlerà domani in Università Cattolica, alle ore 14.30, in un incontro dal titolo: “Generazione in crisi. Essere giovani nell’Italia degli Anni Dieci”, promosso dal dipartimento di Scienze statistiche (sezione Demografia e statistica sociale) e dal Defap (Graduate school in the Economics and finance of public administration).

All’incontro (Cripta dell’Aula Magna in largo Gemelli, 1 a Milano, alle ore 14.30) tracceranno il quadro e gli scenari: Alessandro ROSINA (demografo della Cattolica) e Roberto TORRINI (Banca d’Italia).

Seguirà una tavola rotonda sugli strumenti e le proposte a cui parteciperanno: Eleonora VOLTOLINA (direttore della Repubblica degli Stagisti), Nicoletta VITTADINI (Università Cattolica), Marco ALBERTINI (Università degli Studi di Bologna), Sergio NAVA (giornalista di Radio24), Luca QUARATINO (Fondazione ISTUD).

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