Non profit

Onlus, volontariato, cooperative, ong La movimentata galassia non profit

In cifre

di Gabriella Meroni

Settore non profit in generale,
ovvero organizzazioni senza fine di lucro
La rilevazione Istat più completa, che risale al 1999, ha censito oltre 221mila istituzioni non profit in Italia, che impiegavano più di 4 milioni di persone (di cui 3 milioni e 200mila volontari). Le loro entrate erano pari a 73mila miliardi di lire (circa 38 miliardi di euro). Una buona metà delle organizzazioni aveva sede nell’Italia settentrionale; per la maggior parte erano associazioni non riconosciute (63%) che operavano principalmente nel settore della cultura, sport e ricreazione e si erano costituite dopo il 1980 (per oltre i due terzi). Quanto al valore “monetario”, il 55% aveva dimensioni economiche contenute (entrate annue fino a 30 milioni di lire, 15mila euro), erano finanziate prevalentemente da privati (87%) e si avvalevano di volontari (80%).
Volontariato
Le indagini Istat sono due, una nel 2001 e l’altra nel 2003. Alla fine del 2003 le organizzazioni di volontariato iscritte ai registri regionali (ex legge 266/91) erano 21mila (+15% sul 2001, +152% rispetto alla prima rilevazione del 1995). Rispetto alla rilevazione del 2001, c’è stato un incremento del 15%. Le odv secondo l’Istat sono enti radicati nelle regioni settentrionali (60); in prevalenza di piccole dimensioni; hanno volontari di età compresa tra i 30 e i 54 anni, soprattutto donne diplomate e occupate; operano negli ambiti della sanità e dell’assistenza sociale, anche se cresce il numero di quelle che operano in settori meno “tradizionali”.



Cooperative sociali
L’Istat ha indagato questo mondo nel 2005. Alla fine del 2005, dunque, le coop sociali attive in Italia erano circa 7.400, con circa 244mila lavoratori retribuiti, la maggior parte dei quali dipendenti, e 34mila non retribuiti, in maggioranza volontari. Le cooperative sociali di tipo A, orientate all’offerta di servizi, sono circa il 60% del totale. Rispetto al 2003, quando si era svolta un’altra rilevazione, il personale è aumentato del 26,2%; le persone svantaggiate del 27,8%. Dal punto di vista economico, hanno registrato nel complesso circa 6,4 miliardi di euro di valore della produzione. Poco meno della metà ha dichiarato un importo dei ricavi inferiore a 250mila euro; il 19% tra 250 e 500mila euro, il 17% tra 500mila e 1 milione di euro e il 20% circa uguale o superiore a 1 milione di euro. I settori di attività prevalenti sono, per le coop di tipo A, l’assistenza domiciliare e assistenza sociale; per le coop di tipo B, l’inserimento lavorativo che riguarda soprattutto i disabili.

Associazioni di promozione sociale (aps)
I dati non derivano da rilevazioni specifiche ma sono stime riferite a quelle iscritte ex legge 383/00 al registro nazionale tenuto del ministero del Welfare. Le aps nazionali sono 141, impiegano circa 50mila persone (di cui circa 18mila religiosi, 13mila volontari e 8mila dipendenti) e hanno entrate pari a circa 600 milioni di euro. Nella maggior parte hanno sede nell’Italia centrale (70,2%), con forma giuridica di associazione non riconosciuta, finanziate prevalentemente da privati (86%).


Organizzazioni non governative (ong)
Nel 2009 in Italia quelle riconosciute dal ministero degli Affari esteri sono 256, impiegano circa 27mila persone (di cui circa metà volontari e metà dipendenti) e fanno registrare un ammontare delle entrate pari a circa 1 miliardo di euro. Nella maggior parte dei casi si tratta di organizzazioni con sede nell’Italia centro-settentrionale, costituitesi a partire dagli anni 70. La maggioranza delle ong, che pure riceve fondi ministeriali, si finanzia con entrate di origine privata.

Fondazioni
Abbiamo dati relativi al 2005, quando erano attive in Italia circa 4.700 fondazioni. Dal 1999 il numero delle fondazioni è cresciuto del 57%. I dipendenti del settore, che sono per la maggioranza donne, sono circa 106mila retribuiti e 50mila non retribuiti (di cui circa 46mila volontari). Nel 2005 le fondazioni registravano 16 miliardi di euro di entrate, con un importo medio per fondazione di oltre 3 milioni di euro. Il settore di attività più diffuso è la filantropia, seguito dalla ricerca e cultura, sport e assistenza sociale.

Onlus
Sono «onlus di diritto», in base al dlgs 460/97, le organizzazioni di volontariato, le cooperative sociali e le organizzazioni non governative. Secondo i dati Istat-Cnel, le onlus di diritto in Italia sono circa 30mila, mentre poco meno di 20mila, secondo i recenti dati resi noti dall’Agenzia delle entrate, sono le onlus iscritte all’Anagrafe tenuta presso l’amministrazione finanziaria dello Stato.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA