Ormai è conto alla rovescia per l’elezione del nuovo consiglio di amministrazione di Banca Popolare Etica, in programma il prossimo 22 maggio a Padova in occasione dell’assemblea dei soci della banca, che hanno ormai superato quota 33mila. C’è grande attesa perché sarà un momento destinato a dare indicazioni importanti per il futuro.
Il cda di Banca Etica cambierà volto. Oltre al presidente, Fabio Salviato, che ha tenuto il timone per i dieci (più uno) anni dall’avvio delle attività nel 1999, altri tre membri storici del cda, Mario Cavani, Fabio Silva e Giuseppe Di Francesco, che hanno ricoperto questo incarico fin dalla fondazione dell’istituto, dovranno lasciare per raggiunto limite di mandati. E se sul nome del nuovo presidente non ci sono molti dubbi, con Ugo Biggeri, attuale presidente di Fondazione culturale responsabilità etica, che dovrebbe essere chiamato a raccogliere il testimone di Salviato, la partita è apertissima, invece, riguardo alla composizione del nuovo consiglio.
I candidati hanno guadagnato il diritto a presentare la loro candidatura in modo diverso, secondo quanto previsto dai regolamenti di Banca Etica. I nomi in lizza sono 16, di cui 13 saranno eletti. Ci sono innanzitutto i consiglieri uscenti, che non hanno ancora raggiunto il limite di mandato e possono quindi ripresentarsi. Ci sono poi i tre nomi indicati dai soci fondatori e quelli espressi da ognuna delle aree territoriali (Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud) in cui sono ripartiti i soci della banca, tenuto conto che l’area Sud non ha presentato nomi. Vanno infine aggiunti coloro che hanno scelto la strada forse più difficile ma più partecipativa, cioè la raccolta delle firme di almeno l’1% dei soci (330 firme).
Proprio su uno di questi è nato un quasi-caso, poiché la rivista Valori, promossa da Banca Etica, ha dimenticato, poi prontamente scusandosi e promettendo rettifica, di inserire la sua scheda nella presentazione dei candidati pubblicata negli ultimi numeri. Ciò ha scatenato un turbinio di discussioni ad esempio nella community di Zoes (www.zoes.it), il social network equo-solidale, anch’esso promosso da Banca Etica, dove Ugo Biggeri aveva deciso di postare la lettera che ufficializzava la sua candidatura alla presidenza. Oltre che sulla homepage del sito di Valori, anche sul sito di Banca Etica (www.bancaetica.com), nello speciale sull’assemblea, si possono visualizzare le schede di tutti i candidati.
In attesa delle elezioni, e mentre le discussioni sul quasi-caso continuano, una cosa è certa: la trasparenza, la partecipazione e il dibattito che stanno accompagnando il rinnovo degli organi societari di Banca Etica non hanno eguali in altri istituti di credito. A prescindere da chi verrà eletto, questa è già una grande vittoria.
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