Cultura

Sviluppo locale, il meglio vince

il modello

di Redazione

È una vera sfida per l’innovazione quella che Fondazione per il Sud ha lanciato con l’Invito «Sviluppo Locale 2009». Questo il meccanismo: la Fondazione ha sollecitato le organizzazioni di volontariato e di terzo settore di dieci specifiche aree meridionali, a esprimere idee e proposte di intervento per lo sviluppo del territorio, in particolare sui temi dell’educazione dei giovani e dell’integrazione culturale. Il 15 aprile sono state rese pubbliche le dieci idee preselezionate: chi le ha proposte ora ha 90 giorni a disposizione per presentare alla Fondazione le proposte di progetto esecutivo. Tra queste, verranno quindi selezionate e finanziate quelle ritenute più rispondenti agli obiettivi dell’Invito (il budget messo a disposizione dalla Fondazione è di 7 milioni di euro complessivi).
Il primo lavoro, per chi ha raccolto questa sfida, è stato quello di costruire reti di soggetti attivi sul territorio. Per il cantiere del Polo Lucano dell’accoglienza, della cultura e del turismo sociale, da realizzarsi nei comuni di Muro Lucano e Castelgrande in provincia di Potenza, sono stati aggregati ben 23 soggetti, tra cui anche la Regione Basilicata.
Le aree individuate sono tra quelle caratterizzate da situazioni di particolare disagio economico e sociale ma con una vivace presenza del terzo settore. Ritroviamo quartieri a rischio come il Librino di Catania, Secondigliano di Napoli o Brancaccio di Palermo. A Bari al Quartiere San Paolo una “cordata” di soggetti, guidati dalla cooperativa sociale Esedra, ha lanciato il progetto «San Paolo Social Network». Dalla capacità di fare network allo sforzo di fare innovazione, sono segnali di un cambiamento. O quanto meno importanti stimoli al cambiamento.

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