Chi dona un rene a un familiare malato non sarà più costretto a licenziarsi; presto, al contrario, sarà tutelato dallo Stato nel suo diritto ad assentarsi dal lavoro. Lo ha annunciato il sottosegretario alla Salute Francesca Martini, rispondendo a un’interrogazione parlamentare legata a un caso di cronaca dell’autunno scorso. Sarebbe quindi in arrivo, dopo 43 anni, il regolamento di esecuzione della legge 458/67 sul trapianto di rene tra persone viventi: per la Martini il decreto è già stato firmato dal ministro della Salute, Fazio ed è alla firma del ministro del Lavoro, Sacconi. Il regolamento riconosce ai lavoratori donatori di rene il diritto a permessi retribuiti e a conservare la retribuzione, in analogia a quanto previsto (dal 2001) per i donatori di midollo osseo.
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