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Minsk “approva” la bozza per i permessi studio
Apprezzamento formale della Bielorussia per la "proposta Prigioni". La palla a Frattini
L’Avib segnala di aver appreso da fonti ufficiali riceviamo la notizia che, il 7 aprile scorso, il Ministro dell’Istruzione bielorusso ha espresso all’Ambasciatore italiano Giulio Prigioni vivo apprezzamento in merito alla sua proposta di accordo Italia/Belarus sui permessi studio per minorenni. La proposta, dice l’Avib in una nota, è considerata a Minsk «ben di più che una base di partenza, ma già un buon testo da condividere tra i due paesi».
La questione dei permessi studio per i minorenni è bloccata da dicembre e oggi «questo buon segnale conferma che si potrebbe, con la buona volontà di tutti, chiudere presto la questione con un primo accordo, anche sperimentale». I permessi studio consentrebbero ai ragazzi tra i 14 e i 18 anni di venire in Italia a studiare con Italia con permessi ad hoc, quindi oltre i classici 90 giorni previsti per le accoglienze, evidentemente insufficienti per un obiettivo formativo complesso. Un’intesa a tal proposito era stata raggiunta lo scorso ottobre a Minsk dal ministro Frattini, ma ancora non si è riusciti a dargli concretezza (leggi qui).
Dal Ministero bielorusso, continua Avib, si è anticipata la notizia di una lettera in preparazione di apprezzamento e condivisione della proposta Prigioni, che verrà consegnata a breve al nostro Ministero degli Esteri. «E ora la palla passa alla Farnesina, che ci auguriamo colga presto l’occasione di una buona proposta che potrebbe sbloccare quanto prima un tema rimasto fermo per troppi mesi questo inverno», conclude Avib.
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