Non profit

Gli alunni disabili restino in classe

Il Miur stanzia 6 milioni di euro per l'inclusione scolastica

di Sara De Carli

Sei milioni di euro per il potenziamento dell’offerta formativa a favore dell’integrazione scolastica degli alunni con disabilità. Li ha stanziati il Miur con la circolare n. 38 dello scorso 15 aprile.

Il finanziamento complessivo è suddiviso tra gli Uffici scolastici regionali secondo due piani di riparto: la maggior parte dei fondi (5,5 milioni di euro) andranno per l’integrazione degli alunni con disabilità e le attività di formazione del personale docente (vedi Tabella A allegata alla circolare), mentre i rimanenti 500mila euro (vedi Tabella B) saranno suddivisi tra i Centri territoriali di supporto.

La circolare esordisce facendo riferimento alla Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità e alla nuoca classificazione ICF della disabilità e dà una prima attuazione ai principi contenuti nelle nuove Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità emanate dal ministero lo scorso agosto (leggi qui).

Contesto classe

La circolare riscrive nero su bianco che il “contesto classe” è il luogo prioritario dell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità e che il potenziamento dell’offerta formativa, cui questi sei milioni di euro sono destinari, dovrà «costantemente tenere conto del principio secondo cui la crescita e lo sviluppo debbano avvenire prioritariamente nel contesto classe. Una reale sperimentazione ed innovazione nell’ambito dell’integrazione scolastica avviene infatti quando l’istituzione scolastica individua nuove pratiche di sviluppo dell’alunno nell’ambito della comunità scolastica, costituendo ciò un principio fondamentale nell’utilizzo delle risorse disponibili in parola».

Non solo l’insegnane di sostegno

Precisa ancora la circolare che «è necessario costruire nella scuola una dimensione inclusiva grazie alla quale il fare scuola quotidiano è pensato immediatamente adatto anche agli alunni con disabilità e li possa coinvolgere direttamente nelle attività comuni, in ordine al materiale didattico, alla conduzione della classe, alle attività di potenziamento dell’apprendimento. Ciò è naturalmente realizzabile attraverso il coinvolgimento, nel processo di integrazione, di tutti gli insegnanti, anche quelli curricolari, a cui è affidato l’alunno con disabilità al pari dell’insegnante di sostegno. In questo senso è opportuno esplorare tutte le potenzialità emerse dall’uso delle nuove tecnologie educative per l’integrazione».

La distrubuzione delle risorse

La circolare specifica alcuni suggerimenti circa la destinazione delle risorse finanziarie di cui al punto a), tra cui progetti che definiscano buone pratiche in relazione al progetto di vita dell’alunno con disabilità, anche mediante l’alternanza scuola-lavoro e un opportuno orientamento scolastico e progetti di formazione del personale docente (che costituisce oggetto di contrattazione integrativa decentrata). Per questo secondo punto il ministero indica come prioritarie attività di formazione tese a diffondere fra i docenti curricolari la cultura dell’integrazione e la presa in carico dell’alunno con disabilità da parte dell’intera comunità scolastica, con particolare attenzione alla relazione educativa che si instaura con gli alunni con disabilità e l’acquisizione o il potenziamento di metodologie didattiche specializzate per migliorare le opportunità di formazione degli alunni con disabilità, con particolare
riguardo alle nuove tecnologie.

Info: Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione, Ufficio VII, simoneschi.dgstudente@istruzione.it


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