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Più alunni, meno insegnanti

La circolare del Ministero taglia 26mila posti per il prossimo anno scolastico

di Sara De Carli

La circolare n. 37 del 13 aprile 2010 conferma i dati di riduzione degli organici 2010-11, anticipati da fonte sindacale e riportati da Tuttoscuola.

Rispetto al Piano programmatico dell’autunno 2008 che aveva delineato gli interventi della manovra finanziaria sulla scuola, i valori in decremento, come avvenuto l’anno scorso, sono stati sostanzialmente confermati con qualche ritocco.

Per il 2009-10 il Piano programmatico prevedeva una riduzione di organico di 42.105 posti di docente e ne erano stati tolti, l’anno scorso, 42.102; per il 2010-11 ne erano previsti 25.560, ma ne verranno tolti 26.118, cioè 558 più del previsto. Il 52% della riduzione complessiva sarà a carico delle regioni meridionali, essendo legati all’andamento dell’anagrafe scolastica, cioè al numero degli alunni, in calo al Sud più che altrove, anche se complessivamente gli alunni da settembre saranno più dell’anno in corso: passano infatti (infanzia esclusa) da 6.797.603 a 6.805.313. Si prevedono, dunque, anche in base ai nuovi regolamenti per la loro formazione, classi piu’ affollate. Le regioni meridionali e insulari, rispetto all’organico esistente, scuola dell’infanzia esclusa, perdono mediamente il 6% di posti.

Secondo la Uil scuola la riduzione di organico, considerato  il numero dei pensionamenti e l’esperienza dello scorso anno, farà sì che nel prossimo anno scolastico tra i 10 e i 15 mila insegnanti precari potrebbero non avere riconfermato l’incarico.

 


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