Non profit
Codice civile, riforma in rampa di lancio
Quasi pronto il restyling al Libro I. «Associazioni e fondazioni saranno pienamente valorizzate», spiega Alfano
di Redazione
Per ora si tratta solo di un annuncio, visto che i dettagli sono ancora top secret, ma è un annuncio di quelli pesanti: «La riforma del libro primo del Codice civile è quasi pronta, i miei tecnici hanno lavorato bene in questi mesi e ora lo posso dire: presto il valore sociale del non profit e della sussidiarietà sarà pienamente riconosciuto». Firmato, Angelino Alfano, ministro della Giustizia in carica. L’impegno, e anche questo ha un significato, è stato preso di fronte alla platea milanese dei dirigenti aclisti, riuniti in assise all’università Cattolica di Milano per la loro Conferenza organizzativa e programmatica.
«La riforma», ha subito ribadito il Guardasigilli, «darà piena attuazione al principio di sussidiarietà, ovvero lo Stato non fa quello che i cittadini sono in grado di fare autonomamente, e consentirà una migliore organizzazione e valorizzazione del terzo settore». «Terzo settore», ha continuato Alfano, «che rappresenta un formidabile strumento di tenuta del tessuto sociale italiano». Il principio cardine è sempre lo stesso, «quello che sta ispirando la nostra esperienza di governo: la persona deve stare al centro, per questo crediamo che le reti sociali in generale, il volontariato e le fondazioni giochino un ruolo decisivo nell’assicurare alla nostra società quella coesione, che io, ma parlo a nome di tutto il governo, considero un patrimonio immateriale importante tanto quanto quello materiale».
A lanciare l’assist per l’intervento del ministro era stato, qualche minuto prima, il presidente delle Acli e portavoce del Forum del terzo settore, Andrea Olivero che nel suo intervento aveva messo l’accento proprio sulla riforma del Codice civile: «Ricordando il primo anniversario del dramma dei cittadini dell’Aquila e dell’Abruzzo, si è tanto parlato di volontariato. La crescita del terzo settore, che ha portato una “civilizzazione dell’economia”, per usare l’espressione della Caritas in veritate, non è stata accompagnata da riforme strutturali volte a sostenerla». «Anzi», ha concluso Olivero, «in molti casi ci siamo sentiti abbandonati o, peggio, guidati con sospetto da chi avrebbe dovuto aiutarci».
Forse il clima sta cambiando. Ad augurarselo è anche Roberto Pinza, ex parlamentare del centrosinistra e viceministro dell’Economia (nel 2007 aveva guidato la commissione per la riforma del Codice civile, il cui lavori avevano prodotto un disegno di legge delega, poi accantonato) che, raggiunto telefonicamente da Vita, ha salutato l’annuncio di Alfano con un liberatorio «finalmente, questa sì che è una buona notizia».
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