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G8: la Camera vota. Tutti uniti tranne che sulla Tobin tax

Voto largamente convergente alla Camera dei Deputati tra Casa delle Liberta' ed Ulivo, a conclusione del dibattito dedicato alla preparazione del vertice G8 di Genova

di Redazione

Voto largamente convergente alla Camera dei Deputati tra Casa delle Liberta’ ed Ulivo, a conclusione del dibattito dedicato alla preparazione del vertice G8 di Genova. Sui due documenti presentati rispettivamente dalla coalizione di governo e dall’opposizione si e’ registrata la astensione dell’opposto schieramento. Per favorire la convergenza, il centro-destra ha ritirato l’ultimo paragrafo della propria mozione, relativo alla valorizzazione delle energie presenti, tenendo conto del deficit energetico del Paese ?che recentemente ha avuto difficoltà, per certi aspetti simili a quelle riscontrate dagli Usa, nella riduzione delle emissioni di gas nocivi?. Il documento approvato dalla maggioranza di centro-destra sostiene l’agenda internazionale del Segretario generale dell’Onu centrata sulla lotta contro la povertà, l’Aids e le altre grandi malattie endemiche, la cancellazione del debito dei paesi più poveri. In precedenza, l’assemblea di Montecitorio aveva respinto a maggioranza, con il voto favorevole del centro-sinistra, le mozioni Crucianelli (Ds) e Gianni (Prc) relative alla introduzione della cosiddetta Tobin-tax sulle transazioni finanziarie internazionali. Conferma, invece, degli impegni relativi alla sottoscrizione del protocollo di Kyoto in materia ambientale: la mozione specifica presentata dall’Ulivo (primo firmatario l’ex sottosegretario all’ambiente Calzolaio), ha raccolto 242 voti favorevoli e 251 astenuti (Casa delle Libertà). Bocciata la mozione di Rifondazione Comunista, relativa alla abolizione del G8. La mozione del centro-sinistra (238 si’, 11 no e 254 astenuti), indica, fra l’altro, la strada della cancellazione del debito dei paesi piu’ poveri e dell’apertura commerciale ai paesi meno sviluppati, con l’eliminazione di tutte le barriere tariffarie e non tariffarie, oltre a chiedere l’incremento delle risorse destinate dall’Italia alla cooperazione allo sviluppo per raggiungere l’obiettivo di riservare alla cooperazione lo 0,7% del Pnl.


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