Non profit
Gli scout scrivono a Berlusconi
Con le nuove tariffe, obbligatorio sospendere i 2 milioni di invii della rivista interna
di Redazione

Anche l’Agesci – l’associazione degli scout cattolici, con 180mila iscritti – scende in campo contro la cancellazione delle tariffe postali agevolate per il non profit. Lo fa con una lettera a Silvio Berlusconi (in allegato).
«Onorevole Presidente – scrivono – noi abbiamo una testata che si chiama “SCOUT” che viene spedita a tutti i nostri associati in abbonamento postale con un numero a settimana, per un totale di circa 2 milioni di copie l’anno».
Per effetto dell’aumento delle tariffe, l’Agesci ha già deciso che questi invii saranno sospesi: «ci vediamo costretti a sospendere immediatamente la spedizione di tutte le
nostre riviste, nella prospettiva anche di dare conclusione ai contratti in essere con grafici, fornitori, tipografie, in quanto la nostra realtà non può accollarsi l’aumento della spesa derivante dall’invio, a tariffe maggiorate, delle riviste presso le abitazioni dei nostri soci, in quanto diventerebbe troppo onerosa e assolutamente non sostenibile per il nostro bilancio».
Lo impone l’articolo 9 della legge scout, che dice: «Lo Scout è laborioso ed economo». «È la nostra legge, una linea di indirizzo che ci siamo dati e che puntiamo a mantenere in particolare nei confronti dei nostri associati», spiega la lettera.
Anche l’Agesci si unisce all’appello del Forum del Terzo Settore per chiedere un confronto immediato perché non venga a decadere l’unico sostegno di cui gode l’editoria del terzo settore.
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