Non profit

Ampollini (Cesvov): «È una cosa folle»

Il direttore del Cesvov, Csv di Varese, ha raccontato a Varesenews.it che la sua associazione si rivolgerà a qualche casa di spedizioni

di Antonietta Nembri

L’allarme per la cancellazione delle tariffe agevolate sta riempiendo il web. Il giornale online della provincia di Varese, Varesenews.it ha dedicato un ampio articolo alle reazioni, soprattutto del piccoli editori. Senza dimenticare il non profit cui dedica il titolo: «Cancellate le tariffe postali agevolate, no profit in ginocchio».

Nell’articolo, tra le diverse voci, è stata raccolta anche la testimonianza di Maurizio Ampollini, direttore del Cesvov (il Csv della Provincia di Varese) che riportiamo: «È una cosa folle. Un fulmine a ciel sereno che ci ha trovato del tutto impreparati. Faccio solo il mio esempio: l’altro giorno abbiamo portato il giornalino dell’Sos Malnate in posta, 4000 copie che stampiamo due volte l’anno. Ebbene la tariffa era aumentata del 130 per cento: siamo passati da 0,12 centesimi a copia a 0,28 centesimi. Abbiamo preso il nostro giornale e ce ne siamo tornati a casa. Nel giornalino si parlava della campagna per la raccolta di fondi con il 5 per mille. Ora dovremo trovare sistemi diversi per far arrivare alle famiglie il nostro informatore. Ci rivolgeremo a qualche casa di spedizioni. Ci costerà senz’altro più di prima, ma non quanto ci chiedono le Poste».

Varesenews, inoltre, cita l’appello di Vita a testimonianza del fatto che «l’intero settore è sul piede di guerra». Mentre la rete sta dando una mano a diffondere la protesta.

 


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