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Sono 1.261 i minori in strutture residenziali

Pubblicato il primo report sulle comunità per minori, a cura del Garante Regionale per l'Infanzia

di Benedetta Verrini

Al 30 giugno 2009 erano 1261 i minori presenti nelle strutture residenziali laziali, in maggioranza di sesso maschile. E’ quanto emerge dal report I minori presenti nelle strutture residenziali del Lazio, realizzato dal Garante dell’Infanzia e dell’adolescenza della Regione Lazio in collaborazione con la Procura della Repubblica del Tribunale dei minorenni.

Una fotografia piuttosto precisa dell’esistente, che rivela come la maggior parte dei ragazzi fuori famiglia e ospitati in comunità ha un’età compresa tra 13 e 18 anni (585). Poco più della metà (il 54%) sono italiani, le altre nazionalità più presenti sono quella afgana (77 minori), egiziana (71) e cingalese (60).

Al momento dell’inserimento in struttura, la maggior parte dei minori viveva coi genitori (412, il 46% circa), mentre poco più del 25% proveniva da altre strutture residenziali (240).

Colpiscono il dato della mobilità tra strutture (più del 16% proviene da un altro centro residenziale) e dell’elevato numero di minori che provengono da famiglie affidatarie (5% circa), in conseguenza del fallimento di questo progetto educativo.

Altro dato preoccupante: il tempo di permanenza nel circuito della residenzialità, che è molto alto. Sono infatti 283 i minori ospiti di una struttura da più di due anni, 201 lo sono da più di un anno, 121 vivono in una struttura da più di cinque anni e 5 da più di dieci. Totale: i bambini e adolescenti che vivono da oltre un anno nelle strutture residenziali sono 610 sui 935 dei quali è stato possibile accertare la durata dell’allontanamento. 

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