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Aldo, Giovanni e Giacomo “Angeli custodi” Laureus

I tre comici correranno alla Relay Marathon di domenica 11 aprile con i ragazzi della Fondazione Laureus

di Redazione

 

Anche Aldo, Giovanni e Giacomo vestiranno la maglia Laureus come “Angeli Custodi” della Relay Marathon di domenica 11 aprileI tre comici con il Deejay Aldo Rock ed altri 226 angeli custodi correranno, indossando la divisa Laureus,  con i ragazzi che frequentano i progetti sportivi/educativi di Fondazione Laureus

Correre una maratona con a fianco un campione come “angelo custode”. Questo è infatti il sogno di 12 ragazzi  dei corsi Polisportiva Laureus e del Carcere minorile Beccaria di Milano.  

Dichiara l’ultra maratoneta della comicità italiana Giovanni Storti: «Lo so che non sono la persona più indicata per fare discorsi seri, di solito quando parlo io ci si aspetta una battuta, una presa in giro. Però da sempre il compito dei giullari è stato quello di stimolare, con la battuta, ad una maggior attenzione sui problemi veri. Fare sport aiuta a stare con gli altri. Correre ti porta anche a conoscerti meglio: solo gestendo bene le tue forze puoi arrivare in fondo. È per questo che ho accolto con entusiasmo l’invito della Fondazione Laureus a correre la maratona a staffetta; e il mio entusiasmo ha contagiato anche Aldo e Giacomo».

E continua: «In particolare, ai temi che ho già citato, Laureus ha aggiunto un importante messaggio. E lo ha fatto attraverso azioni concrete. Coinvolgendo dei ragazzi ‘speciali’, dei ragazzi che sono stati messi alla prova dalla vita, in un progetto sportivo che darà loro nuova energia. Detto questo, non so come faremo ad arrivare in fondo ai 42km. Ma sono certo che, come abbiamo sempre fatto, porteremo a termine anche questo progetto aiutandoci un po’ uno con l’altro. E poi possiamo sempre contare sull’esperienza di Aldo Rock».

«Anche con la corsa abbiamo voluto trasferire dei valori positivi ai ragazzi: regole, disciplina  e costanza. I ragazzi si sono allenati a ottenere risultati conquistati con il proprio lavoro e il proprio impegno. Hanno sperimentato  come con l’allenamento sia possibile spostare il proprio limite e la propria forza. La partecipazione alla gara di domenica sarà vissuta come un premio per l’impegno e la forza di volontà dedicata. Per i ragazzi sarà anche una verifica del miglioramento della propria forza fisica e psicologica» dichiara Silvana de Giovanni direttore e maratoneta di Fondazione Laureus.

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