Non profit
Filca rivendica ruolo della formazione
Il calo degli infortuni mortali è da attribuirsi alla buona azione dell’iter formativo per gli addetti dell’edilizia
di Redazione
“Nei primi 6 mesi del 2009 gli infortuni mortali nei cantieri sono stati 98, il 3,9% in meno dello stesso periodo del 2008. Prendiamo atto del calo registrato ma non possiamo non notare che è di gran lunga inferiore al calo degli addetti, dovuto alla profonda crisi del settore”.
Lo ha dichiarato Domenico Pesenti, segretario generale della Filca-Cisl, commentando i dati diffusi dall’Inail e relativi agli infortuni e agli incidenti mortali sul lavoro nel primo semestre del 2009. I dati sono stati diffusi dall’Inail qualche mese fa. Si tratta, comunque, degli ultimi dati ufficiali a disposizione, in attesa che l’Inail diffonda i dati relativi agli infortuni dell’intero anno 2009, cosa che avverrà nel prossimo mese di giugno (presentazione del Rapporto annuale).
“La riduzione degli infortuni e dei casi mortali – riferisce Pesenti – è certamente da attribuirsi alla buona azione dell’iter formativo per gli addetti dell’edilizia. Dal 1° gennaio del 2009 sono obbligatorie le cosiddette 16 ore prima, introdotte dal contratto del 2008. Ma riteniamo che il calo degli incidenti mortali sia dovuto anche alla fortissima contrazione del numero degli occupati. Insomma, si lavora molto meno ma si continua a morire, a dimostrazione che in periodi di crisi si registra sempre una minore attenzione all’antinfortunistica, ritenuta spesso solo un costo. La nostra valutazione, inoltre, è che la forte riduzione di occupati regolari nasconda un aumento dell’occupazione irregolare e del lavoro nero. Ora più che mai – conclude il leader degli edili Cisl – sono opportuni l’impegno di tutti ed iniziative forti a sostegno delle imprese che rispettano le normative sulla sicurezza, e l’esclusione dal mercato delle imprese irregolari.”.
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