Non profit

Fondazioni e non profit, come andare d’accordo

Con la nuova legge le fondazioni potranno essere davvero utili al Terzo settore. Tre siti per approfondire l'argomento

di Redazione

Le fondazioni Bancarie si stanno caratterizzando sempre più come un ?grande donatore?. Per questo motivo il mondo del nonprofit guarda a questo ?mercato? con molto interesse al fine di ottenere risorse capaci di finanziare progetti concreti. Con l?approfondimento di questo tema, sempre più di attualità, continua il per corso guidato dalla The fund Raising School attraverso i mercati e gli strumenti del fund raising. di Paolo Venturi Per seguire esclusivamente scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico». Questa è la mission delle neo-fondazioni bancarie , questo è l?obiettivo a cui devono tendere veicolando le proprie risorse economiche e umane alla programmazione e alla promozione di progetti volti a stimolare lo sviluppo sociale ed economico della propria comunità. La nuova normativa le ha trasformate in persone giuridiche private, e ha dato loro anche molta autonomia e la possibilità di elaborare i propri statuti e quindi di decidere in quali settori operare, dove territorialmente allocare le proprie risorse e come perseguire le proprie finalità. Inoltre, aumentando il numero degli organi, ha dimostrato anche di voler distribuire in modo più adeguato le funzioni da svolgere. La legge indica una serie di settori che considera rilevanti, ovvero ricerca scientifica, istruzione, arte, conservazione e valorizzazione dei beni e delle attività culturali e dei beni ambientali, sanità e assistenza alle categorie sociali deboli. E ogni singola fondazione ha incluso almeno uno di questi settori nel proprio statuto. Ma non solo. Le fondazioni hanno anche la possibilità di raggiungere le proprie finalità estendendo la propria attività ad altri settori che considerano fondamentali in quanto rispondono alle loro esigenze, ai loro interessi ma che soprattutto considerano strategici per lo sviluppo del territorio in cui operano. Questo è un punto molto importante. Parlando di Fondazioni bancarie non possiamo prescindere dal loro forte radicamento territoriale. Infatti tali fondazioni rivendicano un grande senso di appartenenza e una profonda identificazione con l?area geografica in cui sono nate e si sono sviluppate. Quindi il loro impatto sarà soprattutto locale. L?erogazione dei loro contributi è infatti concentrata nel territorio d?appartenenza. Comunque la legge prevede che nello statuto venga indicato l?ambito territoriale in cui la Fondazione opererà. Ciò non toglie che ci siano fondazioni che hanno espressamente indicato nel proprio statuto la volontà di destinare parte delle erogazioni annuali a progetti e organizzazione dislocate in territori diversi dal proprio. Abbiamo chiarito che le fondazioni bancarie hanno una mission, una nuova identità giuridica, tre organi, dei settori verso i quali indirizzare la propria attività e un territorio su cui poter operare. Ma cosa è passato con l?entrata in vigore della nuova normativa? Prima dell?entrata in vigore della nuova normativa (legge Ciampi-Pinza), le fondazioni bancarie operavano con l?obiettivo di incrementare il benessere della comunità ?facendo beneficenza?, ovvero distribuendo parte degli utili generati dall?attività creditizia a quegli organismi che operavano per il bene della comunità. Il dato importante da sottolineare è il seguente: la forte percentuale di microerogazioni distribuite sul territorio. Questo tipo di politica non consentiva alle fondazione di portare avanti progetti consistenti, era una forma di assistenzialismo a beneficio del mare magnum degli enti e delle organizzazioni senza scopo di lucro. La politica adottata non mirava a valorizzare e premiare solo chi portava avanti progetti di qualità, ma ad aiutare chiunque chiedesse aiuto. Si tendeva ad accontentare tutti, senza contribuire a costruire interventi sociali di qualità. D?altro canto il personale operativo all?interno della fondazione non aveva le competenze e non era adeguatamente formato per valutare i progetti. Chi analizzava le proposte non emetteva un giudizio di merito, non valutava, ma semplicemente controllava che la documentazione pervenuta fosse corretta. Ora il ruolo delle fondazioni bancarie sta cambiando. Ora esse sono chiamate a servire la comunità e i cittadini in modo nuovo, in modo diretto, mettendo a disposizione il loro patrimonio, le loro risorse e le loro competenze. Ora spetta alle fondazioni fare la prima mossa per diventare grant-maker. Ma cosa significa fare il grant-maker? Fare il grant-maker non significa semplicemente aiutare chi fa del bene, ma veicolare le proprie risorse economiche e umane per sviluppare capacità progettuali e per intervenire laddove esista un bisogno. Pertanto le fondazioni dovranno affrontare una serie di compiti precisi, che dettagliamo qui di seguito. Innanzitutto dovranno sviluppare programmi d?azione in funzione dei bisogni della comunità nella quale sono inserite, e dovranno quindi valutare le organizzazioni e i progetti che propongono iniziative volte a rispondere a tali bisogni. Il passo successivo sarà finanziare le organizzazioni, ma non solo: anche la fornitura di assistenza tecnica alle organizzazioni che finanziano sarà di primaria importanza. Infine, la fase finale comprenderà la parte di valutazione dei risultati (follow-up) per proporre nuovi programmi d?azione. Le fondazioni bancarie diventeranno i ?venture capital? del terzo settore, e così si comporteranno. Come una società di venture capital aiuta le azienda di qualità a moltiplicare capitale, così le fondazioni bancarie aiuteranno le non profit di qualità a moltiplicare benessere sociale. di Valeria Vitali fundraiser, docente Fund Raising School ed esperta sulle tematiche Fu una legge di Carlo Azeglio Ciampi a regolare il settore Alcuni siti interessanti per approfondire il tema del rapporto tra fondazioni e non profit: ? www.fondazioni.it – seguendo il link Altre Attività si può accedere all?area Centro di Documentazione sulle Fondazioni. Consultando Repertorio delle fondazioni si può accedere al data base delle fondazioni di origine bancaria. ? www.fondazionecariplo.it – sito ufficiale della Fondazione Cariplo (a fianco, il presidente Giuseppe Guzzetti), in cui è anche possibile consultare lo statuto della Fondazione e i Programmi dalla stessa promossi per l?anno in corso. ? Legge Ciampi-Pinza (L.99/53), reperibile al sito www.parlamento.it/parlam/leggi/deleghe/99153dl.htm delle Fondazioni Bancarie


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