Volontariato

Razzismo: di Zoro (e Di Canio) si discute al Parlamento Ue

Un deputato inglese ha ribadito che nessun paese europeo e' oggi esente da episodi che prendono di mira atleti di colore

di Gabriella Meroni

I casi del giocatore ivoriano Marc Zoro, che voleva far sospendere la partita contro l’Inter perche’ oggetto di cori razzisti e quello di Paolo De Canio, uscito dal campo domenica a Livorno facendo il saluto fascista, sono stati evocati ieri nella plenaria del Parlamento europeo. Di Zoro ha parlato il laburista britanico Claude Morais, il quale, dopo aver ricordato che nessun paese europeo e’ oggi esente da questi episodi che prendono di mira atleti di colore, ha sostenuto che il razzismo nello sport ”non puo’ essere tollerato”. L’Uefa, la federazione calcistica europea, ha nei giorni scorsi aderito ad un’iniziativa promossa dal Parlamento europeo con l’obbiettivo di chiedere provvedimenti molto severi, fino alla sospensione immediata delle partite, nel caso di episodi simili a quelli di cui e’ stato vittima Zoro, giocatore della Costa d’Avorio, che milita nel Messina. Il tema e’ stato ripreso ed ampliato dal deputato europeo italiano Giusto Catania (Prci), il quale ha citato anche quanto e’avvenuto a Livorno, protagonista Di Canio. Catania, oltre a stigmatizzare i due episodi, ha criticato le autorita’ politiche italiane che, ha sostenuto, ”colpevolizzano l’immigrazione”, finendo per alimentare questo clima.


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