Famiglia

E’ arrivata l’ambasciatrice…

La Ue istituisce l'ambasciatrice per le pari opportunità nella ricerca scientifica. Per l'Italia è Rossella Palomba

di Carmen Morrone

Cresce in Europa il gap uomo-donna nella scienza e nelle carriere legate alla ricerca scientifica cosi’, per arginare il fenomeno, la direzione Ricerca della Commissione Europea ha promosso l’istituzione dell’Ambasciatrice per le Pari Opportunita’ nella Scienza. E l’Italia e la Germania sono i paesi in cui e’ partita questa iniziativa europea. Per l’Italia, l’Ambasciatrice per le Pari Opportunita’ nella Scienza e’ Rossella Palomba, Dirigente dell’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del Consiglio nazionale delle ricerche (Irpps) del Cnr, che oggi ha presentato a Roma, presso la sede del Cnr, il progetto Diva per valorizzare le donne nella ricerca. All’incontro, inoltre, sono intervenute Bianca Falcidieno dell’Imati del Cnr), Silvana Vallerga (Iamc del Cnr) e Manuela Arata (Presidente Festival della scienza di Genova).Obiettivo dell’iniziativa, spiega il Consiglio Nazionale delle Ricerche, e’ ”di aumentare la visibilita’ del tema ‘donne e scienza’, di offrire modelli di riferimento alle ragazze che devono scegliere un corso di studi per incoraggiarle a prendere una facolta’ scientifica”. Ma non solo. L’iniziativa serve anche a ”rendere le donne ricercatrici -prosegue il Cnr- consapevoli dell’esistenza delle discriminazioni di genere nel mondo scientifico, di sensibilizzare i manager accademici e i politici della necessita’ di porre fine allo spreco di intelligenze femminili, che sono poco valorizzate in un sistema non meritocratico”. ”Sono poche e sempre di meno -ricorda il Cnr- le ragazze che scelgono all’universita’ le ‘discipline dure’ come fisica, ingegneria e matematica, e tra queste ancora meno le donne che, rispetto agli uomini scelgono la carriera scientifica, pochissime poi le ricercatrici che, a differenza dei loro colleghi maschi occupano posti di prestigio e di responsabilita’ negli enti di ricerca”. Ecco quindi in campo il progetto Diva che, dice ancora il maggior Ente pubblico italiano di ricerca, ”prevede un’azione integrata sul territorio che riguardera’, in una stessa citta’, la sensibilizzazione di studentesse di scuole superiori, di ricercatrici che operano nel mondo accademico e in organizzazioni scientifiche, di amministratori locali”.


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