Mondo

Italia e Cina: gli studenti come ambasciatori

Firmato al Politecnico di Torino l’accordo con l’università Tongji di Shangai

di Carmen Morrone

Italia e Cina sono Paesi certo lontani e diversi, ma lo scambio delle giovani generazioni di studenti ne può facilitare notevolmente l?avvicinamento e la conoscenza reciproca. E? arrivata al Politecnico di Torino dall?università Tongji di Shangai la delegazione cinese per la firma di un accordo quadro, volto a consolidare la collaborazione tra i due atenei. Accanto al Rettore, Francesco Profumo, il Presidente della Tongji, Gang Wwan. L?accordo si inserisce nell’ambito dell’iniziativa promossa dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca per creare una università italo-cinese che rafforzi i rapporti culturali, scientifici ed economici tra Italia e Cina. Il progetto coinvolge i Politecnici di Torino e di Milano e le università Bocconi e Luiss per la parte italiana e le Università Tongji e Fudan di Shanghai, per la parte cinese. In particolare, fin dal prossimo anno accademico i Politecnici di Torino e di Milano attiveranno nel settore dell?Ingegneria, corsi di laurea di primo livello, in collaborazione con l?università di Tongji. Gli studenti che sceglieranno questo percorso non acquisiranno solo le competenze richieste a livello tecnico-scientifico, ma avranno soprattutto un’apertura mentale e culturale utile per potersi muovere con facilità nei due Paesi. Il recente viaggio svoltosi nel mese di luglio del ministro Moratti nella Repubblica Cinese ha gettato le basi per la creazione di un ponte tra le due nazioni e, con la firma di un protocollo d?intesa e di alcuni accordi tecnici, ha dato il via ad una serie di attività e di cooperazioni in cui l?evento che vede in primo piano il Politecnico di Torino e l?università di Tongji si inquadra perfettamente. Nel campo dell?alta formazione, così come negli altri campi della vita socio-economica, esistono ampi margini di sviluppo nei rapporti tra Italia e Cina. Per citare solo alcuni dati: gli studenti cinesi in Italia sono oggi 684, rispetto ai 60.000 della Germania. Negli USA dopo l?11 settembre si è registrato un calo del 60% degli studenti cinesi iscritti alle Graduate School. I numeri danno ragione di future crescite per il nostro Paese: Se infatti la Cina ha negli USA un mercato già consolidato, in Europa può ancora crescere. L?azione promossa dagli Atenei va nella direzione di un?attenzione diffusa anche a livello territoriale. E? di meno di una settimana fa la sigla della Convenzione tra Sanpaolo IMI e Unione Industriale di Torino per sostenere le imprese torinesi in Cina. Sempre l?Unione Industriale è presente con il Politecnico di Torino nella promozione della versione cinese del sito di Ateneo, tradotta con l’ausilio del Centro Ricerche FIAT e di Sanpaolo IMI. Il sito in cinese, in linea per le Olimpiadi Invernali, è una vetrina, ma anche uno strumento importante di comunicazione che avvicinerà quegli studenti che intendono muovere verso il nostro Paese. La comunicazione e l?informazione in un momento particolare come questo, in cui l?evento olimpico darà una straordinaria visibilità al nostro territorio nel mondo, non sono però sufficienti, se non sono sostenute da strumenti concreti come le borse di studio, che facilitano la mobilità, o i tirocinii istituiti in collaborazione con imprese orientate alla Cina. Il Politecnico di Torino ha già sperimentato positivamente con il Progetto ALPIP, rivolto ai paesi latinoamericani, l?utilità delle borse di studio (oltre 250 in 5 anni), grazie alle quali la presenza in ateneo di studenti provenienti dall?America Latina ha visto un effetto moltiplicatore di 1:6. La stessa strada si può percorrere, verso il mondo asiatico e la Cina in particolare. Il Vice Rettore alle Relazioni Internazionali, Carlo Naldi ha posto l?attenzione sulle aree coinvolte ? Ingegneria dell?Informazione e Ingegneria Meccanica ? che sono di grandissimo interesse sia per le imprese italiane, sia per quelle cinesi che anche in questo settore stanno operando nel nostro territorio. La Tongji University è un?università tecnico-scientifica di eccellenza orientata alla ricerca, con 54.000 studenti e uno staff di 4.200 tra docenti e ricercatori. Alto il tasso di occupazione dei laureati (99%) che nel 2004 erano 8.684. L?internazionalizzazione è già una realtà per i 1.800 studenti stranieri che la frequentano annualmente.


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