Non profit

Il tribunale difende la vincita al Totogol

L'esperto risponde/ Consumi, la normativa Ue colpisce gli abusi del Coni

di Donata Monti

Sono un affezionato della schedina del Totocalcio. La gioco tutte le settimane sperando in un colpo di fortuna. Ultimamente, però, sono stato testimone di un fatto accaduto ad un amico, che mi ha lasciato molti dubbi circa l?interpretazione da parte del Coni dei regolamenti di Totocalcio e Totogol, laddove risultano lesivi dei diritti dei consumatori, prevedendo clausole che possono impedire di riscuotere la vincita. Al mio amico è capitata la ?fortuna? di vincere una discreta somma, ma di non poterla riscuotere per un errore di trascrizione della macchina nella ricevitoria. L?archivio delle matrici giocate è gestito dal Coni, e in questo caso si è potuto fare ben poco. Invece della vincita milionaria, il mio amico avrebbe diritto soltanto a «venti volte la posta giocata». Mi chiedo se anche nel tentare la fortuna, il povero consumatore deve guardarsi le spalle.
Antonio Cresci, Latina

Risponde Donata Monti
La lettera di Antonio arriva proprio in concomitanza di una richiesta precisa dell?Adiconsum: un intervento dell?Autorità giudiziaria per vietare al Coni l?applicazione dei regolamenti di Totocalcio e Totogol nelle parti in cui prevedono condizioni vessatorie gravemente lesive dei diritti dei consumatori. Queste norme impongono infatti delle clausole che possono eliminare la vincita, se ad esempio il Coni perde o se va distrutta la matrice giocata, o ancora quando l?archivio delle matrici viene violato. Regole ingiuste (non dimentichiamo a questo proposito ciò che è accaduto con il Gratta e Vinci a Bergamo) e soprattutto in aperto contrasto con la legge. Precisamente con gli articoli 1469 bis e seguenti del codice civile, che hanno recepito in Italia una direttiva della Comunità europea sulla tutela del consumatore contro le clausole abusive inserite nei contratti per i rapporti di massa. In relazione ad alcuni casi segnalati alla nostra associazione, l?Adiconsum ha chiesto l?intervento in via d?urgenza del Tribunale di Roma. Ed è proprio di questi giorni il pronunciamento del Tribunale; che ha inibito al Coni l?applicazione, in questi concorsi, di ben 12 clausole che limitano i diritti dei consumatori giocatori. In particolare sono state considerate inique le norme: che prevedevano la esenzione di responsabilità del Coni, dei suoi dipendenti e delle ricevitorie nel caso di «non rinvenimento, distruzione, alterazione e non integrità delle matrici» o per ogni altro fatto che annulla la vincita; che limitano i tempi per la proposizione dei ricorsi; che fissano tempi esigui per la riscossione delle vincite; che sanciscono l?esclusiva competenza del foro di Roma in caso di controversie. I principi stabiliti dal tribunale di Roma sono da ritenere applicabili per analogia anche agli altri giochi, lotterie e concorsi vari gestiti dallo Stato, già da febbraio 1996, data di entrata in vigore della nuova normativa europea sulle clausole abusive.

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